Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui do-emiliane ad una società privata, nasce dal fatto che Farinacci e Torre vo,. levano combinare l'affare di una ferrovia locale con un'altra società. La moglie di Mussolini, abbandonata negli anni scorsi dal marito coi figli, si rivolse per essere soccorsa a Benedetto XV; e questi le fece pervenire alcune migliaia di lire! Lo scandalo Brazzi è stato messo a tacere dal Giornale d'Italia, perché Mussolini telefonò personalmente a Milano a Bergamini, imponendogli di farla finita. Parlato con Cecchi Emilio. Mi fa osservare che per spiegare il colpo di mano fascista su Roma oc– corre tener presente il discorso, che nell'ottobre 1922 fece Giolitti al Consiglio provinciale di Cuneo, insistendo sulla nominatività dei titoli. Gli industriali, che non ne vogliono sapere, sborsarono allora gli ultimi tre milioni raccat– tandoli a fatica, e .finanziarono il tentativo su Roma. E uno dei primi atti di Mussolini fu il mettere in soffitta la nominatività. Ora gl'industriali non sono piu molto contenti di Mussolini. Questi non è cosf maneggevole come speravano. La stessa notizia mi dava Borgese a Milano; anche Prezzolini, l'altro giorno, mi raccontava che si era presentato a Mussolini il senatore Conti con una commissione di industriali dicendo che essi rappresentavano un capitale di sei miliardi. Mussolini interruppe: "Che cosa vogliono dire con ciò? Che sono ricchi o che sono potenti? " Il Conti fu subito smontato. Bergamini è fuori della grazia di Dio contro i fascisti. Una volta che Mussolini lo strapazzava per telefono piu che d'ordinario, attaccò il ricevitore brontolando: "Accidenti ai pazzi e quando ci si ragiona." Mussolini che teneva ancora il ricevitore all'orecchio, andò su tutte le furie. Quando deliberò di lasciare il Giornale d'Italia, nel gennaio scorso, Ber– gamini convinse Malagodi a fare altrettanto per la Tribuna. Già Vincenzo Morello (Rastignac) si preparava ad assumere la direzione e re<lattore capo doveva essere Attilio Tamaro. Cecchi ed altri redattori dovettero penare molto a convincere Malagodi che era assurdo rendere a Bergamini questo servizio gratuito, che Bergamini certamente non avrebbe fatto mai a Malagodi. Cecchi è disgustato della Tribuna e vorrebbe venirne via. Ieri sera dai Bacci, conversazione con Giovanni Visconti Venosta. La combinazione Giolitti-Orlando-De Nicola nella crisi del ministero Bonomi non riusd perché Orlando e De Nicola non si .fidarono di Giolitti. Questi voleva metterli alla Giustizia e all'Istruzione. E gli altri due teme– vano che Giolitti volesse ritornare al collegio uninominale per decreto reale. (A me non pare che quest'ultima fosse ragione sufficiente per mandare in aria l'accordo: piu valida mi pare la prima ragione, data la miserabile men– talità degli uomini.) L'idea di organizzare a Roma la manifestazione dei mutilati per il 4 173 BiblotecaGino Bianco

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