Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo tarono di votare: il numero totale dei votanti fu inferiore a quello dei pre– ti della sezione I Il vescovo di Cremona, mons. Cassani, è bandito dai fascisti pel suo atteggiamento migliolino. Invitato ad intervenire alla inaugurazione del consiglio provinciale, rifiutò. I fascisti gli vietano di uscire di casa. Il Va– ticano lo ha richiamato ad un altro atteggiamento. Lui ha mandato una persona di fiducia a Roma a spiegare che "trent'anni di bissolatismo" non possono essere stati cancellati da alcuni mesi di bastonate fasciste; egli prevede che non appena incidenti internazionali, o crisi interne del fasci– smo stesso, o difficoltà finanziarie, o incidenti imprevedibili come la morte di Mussolini, obblighino il governo a rallentare i freni, le moltitudini si sca– teneranno contro i fascisti; se i cattolici si saranno intanto compromessi col fascismo, si avrà una terribile tempesta anticlericale; egli (il vescovo di Cremona) ritiene di dovere evitare alla Chiesa questo disastro. Il Vati– cano ha riconosciuto che ha ragione; e finora si è rifiutato di traslocarlo, sacrificandolo a Farinacci. Tornando alla lotta fra destri e sinistri, don Sturzo vuole nel prossimo Congresso, proporre la collaborazione col ministero fascista su queste basi: mantenimento del suffragio universale e della proporzionale; rispetto della costituzione; riforma amministrativa; assestamento del bilancio. Tovini e C.i volevano evitare il Congresso, perché prevedevano la vit– toria degli elementi di sinistra. Anche Mussolini voleva evitare il Congresso. Don Sturzo è stato intransigente. Ma mi sembra che se è vera la notizia portata da Fuschini, la situa– zione è cambiata. Usciti dal partito i collaborazionisti veri, quelli del trust giornalistico e del Banco di Roma, a don Sturzo non resta piu che passare all'opposizione. E allora il congresso di Torino sarà tenuto? I fascisti non lo scioglieranno a bastonate? Sarebbe un grande scandalo. Insomma sarà interessante vedere come va a finire. Donati ha sentito che Mussolini vorrebbe disfarsi di alcuni fascisti e del Carnazza. Pensa che la formazione del nuovo partito popolare nazionale possa dargli l'occasione per fare la crisi. Bazzi avendo dato a Mussolini un milione, lo ha minacciato di fare uno scandalo se non metteva fine alle polemiche sui materiali residuati della guerra. E ad un tratto i giornali hanno taciuto! Bracci mi dice che Zilli, messo da lui per mia raccomandazione all'As– sociazione Combattenti, è diventato il piu frenetico e servile fascista. Diceva di me tanto male, che un fascista gli ha ricordato che era H per me! Tutto per salvare il posto con 1500 lire al mese. Eppure sembrava ottimo: era stato licenziato dall'impiego perché antifascista; era venuto, a sue spese, ai nostri convegni a Firenze e a Roma, pur non essendo ricco. Ma l' am– biente romano lo ha assorbito ed assimilato. Parce sepulto. 166 BiblotecaGino Bianco I I

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