Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie_ e soliloqui una certa libertà d'azione (Mattei, Gentili, Jacini, la magg10ranza dei de– putati): centro. 3) I popolari democratici, che subiscono l'alleanza di mala voglia per evitare il peggio, pronti a passare all'opposizione (Donati, don Sturzo, il Popolo): la sinistra. 4) I popolari di estrema sinistra, che dichiarano nettamente di di– sapprovare l'alleanza fra il partito popolare e i fascisti (Miglioli, Domani d'Italia) minacciati sempre di espulsione. Ieri fu da me un giovane milanese, popolare di sinistra, assai intelli– gente e simpatico, ostilissimo ai fascisti e a don Sturzo che accusa di es– sere opportunista. Disse che molti giovani popolari sono disgustati del par– tito, e si tengono oramai fuori di ogni attività politica. Venne a trovarmi per chiedermi consiglio sul quid agendum. Gli risposi: non fare nessuna concessione ai fascisti, ma non [legarsi] a nessun patto, col pretesto della libertà, a blocchi antifascisti, in cui si rimescolino tutti i vinti del fascismo per riconquistare il governo e ritornare alle antiche camorre. Meglio Mus– solini che Bonomi, Facta, Orlando, Salandra, Turati, Baldesi, D'Aragona, Nitti. Finché non sia possibile una successione di uomini, i quali accettino quel tanto di buono che stanno facendo i fascisti, demolendo alcune vecchie camorre democratiche, per continuare alla loro volta a demolire le camorre borghesi e plutocratiche e burocratiche mantenute o create dai fascisti, bisogna impedire ogni successione, e lasciare che sgoverni Mussolini. Mus– solini costringe la gente a pensare e a prendere posizione; i vinti di Mus– solini mettono tutta la loro attività ad intorbidare le idee proprie ed altrui, Mussolini compie la funzione utile di pestare le vecchie oligarchie. Que– ste vecchie oligarchie non debbono risorgere piu. 4 aprile, Roma Morra di Lavriano mi dice che l'atteggiamento del Vaticano, assai piu riservato di prima verso i fascisti, è determinato da due correnti: a) i cattolici tedeschi hanno protestato contro il filofascismo del Va– ticano, mentre Mussolini aiuta la Francia nella questione della Ruhr; b) Meda ha consigliato al Vaticano di non compromettersi troppo data la situazione interna dell'Italia, tutt'altro che assicurata definitivamen– te al fascismo. Morra è in condizione di essere bene inforl!lato perché co– nosce padre Semeria, padre Minozzi, e molti altri preti, che conoscono i retroscena vaticani. Don Galardi, un cappellano, con tre medaglie d'argento, amico di Mus– solini, gli ha spiegato che Milano è ben lontana dall'essere diventata f~sci– sta, e che Mussolini non doveva aspettarsi grandi accoglienze: come è infatti avvenuto. Ricordo in questo momento che il giovane cattolico milanese, venuto a 163 BiblotecaGino Bianco

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