Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo derebbero a priori pos1z10ne per i contadini o per i braccianti. Se invece i proprietari entrano nel calderone fascista, i fascisti non hanno motivo di essere contrari a priori, anzi si metterebbero a servizio di chi li pagherebbe di piu. 28 marzo Ho trovato oggi Falce e mi sono fatto spiegare la offensiva che era preparata nella primavera del 1919 contro Lubiana e Zagabria. Il 23° corpo d'armata, al cui stato maggiore Falce apparteneva, sotto il comando del generale Sailer, era stato staccato dalla VIII armata e aggre– gato alla III armata per questa nuova impresa. Il comando era a Buttrio (Udine). Doveva operare in congiunzione con 1'11° corpo d'armata, coman– dato dal generale Paolini, di stanza a Gorizia, e col 20° (gli pare) corpo d'ar– mata di stanza a Trieste. Il 23° corpo d'armata doveva marciare verso Kar– lowak, a sud di Zagabria. Probabilmente doveva passare dietro agli altri due corpi d'armata, quando questi si fossero spostati verso Lubiana e verso Zagabria: chi sa che imbroglio sarebbe nato nelle retrovie dei tre corpi di armata! Il 23° corpo era formato dalla 10a divisione fanteria, dalla 23a divi– sione bersaglieri comandata dal generale Fara, e dalla 2a divisione di assalto. Si calcolava che le sarebbe stato necessario un mese per raggiungere il suo obbiettivo. Il colonnello di stato maggiore Serra aveva studiato minutamen– te il piano delle operazioni; non era sua abitudine lavorare sul serio; ma questa volta lavorò accanitamente fra il maggio e il giugno 1919 per la nuova guerra: vedeva all'orizzonte una promozione. A capo delle operazioni era il duca d'Aosta, o meglio il suo capo di stato maggiore, generale Vaccari. A mezzo luglio il 2J' corpo d'armata fu sciolto; e l'impresa andò per aria. Già prima, Sailer era stato trasferito al corpo d'armata di Bari. Resultato del nuovo ministero Nitti! Ecco spiegato l'odio· a morte dei militari per Nitti. Gli ufficiali di complemento furono felici di tornare· a casa; ma gli effettivi erano irritatissimi. 29 marzo Mando oggi a Donati per il Popolo un articolo di politica estera. Gli ho scritto questa lettera: Caro Donati, ... -· Novello Papafava mi ha portato la tua offerta di collaborazione al Popolo. Avevo detto piu volte a me stesso che in Italia non c'è nulla da fare per un uomo come me nel campo della politica. Ma il tuo invito mi ha fatto rizzare le orecchie: per quanto invecchiato e stanco, sono sempre un cavallo di buona razza, che s'impenna all'odore della polvere. Ho fiducia personalmente in te; e penso che forse riuscirai a dare alla parte migliore del tuo partito un orientamento quale tu desideri ed io auguro. Ti mando, dunque, un primo articolo di politica estera. Non mi è riuscito di farlo meno 160 BiblotecaGino Bianco

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