Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui Veramente questo atto della Segreteria del Partito fascista appare quanto mai tar– divo e contraddittorio con altri precedenti. È notorio infatti che il Sindacato di Bazzi si sottrasse al fallimento nel dicembre 1921 mediante la moratoria stabilita per evitare il fallimento della Banca Italiana di Sconto e si trasformò subito costituendo il primo nucleo del Sindacato italiano delle Cooperative del quale per un pezzo lo stesso Bazzi fu il principale "meneur." E che il .Sindacato italiano non rifiutasse infatti la continuità col Sindacato di Bazzi, lo si rileva da innumeri manifestazioni tanto che nessuno (fino a que– sti ultimissimi giorni) si era mai accorto che si trattasse di due differenti istituti. Ieri poi il Nuovo Paese pubblicava una lettera del gennaio del 1923 dei signori Civelli e Postiglione al Bazzi colla quale si salutava il Baz~i come un precursore della vera e sana cooperazione e si dichiarava che "il Sindacato italiano delle cooperative fa– sciste fu creato per perfezionare e svolgere l'azione da lui iniziata adattandola alle nuove circostanze." Certe "mises à point" e certi abbandoni dei precursori sono dunque per lo meno molto tardivi. Comunque, meglio tardi che mai. Ferrero, ieri l'altro sera, osservava che a Strada nel Chianti, dove lui ha un podere, il movimento fascista era ignoto fino all'estate scorsa; dopo la seconda crisi del ministero Facta, nella seconda metà d'agosto, venne da Firenze un propagandista, prese ad affitto un locale, ci mise la tabella del fascio, assoldò una dozzina di disoccupati. E da quel momento questo grup– po di uomini armati, con la connivenza dei carabinieri, fu il padrone del paese e delle campagne vicine. I proprietari furono messi a contribuzione; e cosi'.vennero i nuovi fondi per la propaganda. I contadini, ostilissimi al fascismo, non osavano muoversi. · Vedere nel Popolo d'Italia le date del sorgere dei singoli fasci locali, per accertare se il fatto di Strada è contemporaneo a molti altri fatti ana– loghi. 27 marzo Ieri sera J ahier diceva che la messa a riposo degli alti funzionari delle ferrovie è avvenuta in questo modo: l'on. Torre, alto commissario, ha in– caricato della operazione tre alti burocrati fascisti; e questi hanno mandato a casa tutti quei funzionari piu anziani, che impedivano le promozioni ai suddetti tre fascisti. Novello Papafava mi ha raccontato che nella primavera del 1919 l'at– tuale sottosegretario fascista, Acerbo, gli scrisse per aderire ai gruppi del– l'Unità. Si vede che aveva idee molto chiare! Rossi mi ha spiegato perché un certo numero di proprietari fondiari vuole che la Confederazione dell'agricoltura aderisca alle Corporazioni fa– sciste. I fascisti hanno già creato ovunque organizzazioni di contadini e di braccianti, specialmente di braccianti; se le organizzazioni padronali rima;– nessero fuori delle Corporazioni fasciste, i fascisti, in caso di lotta, pren- 159 BiblotecaGino Bianco

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