Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo chester Guardian, che saranno poi riprodotti in tract inglese, in un opuscolo francese e in un opuscolo italiano. Mia moglie rivedrà il manoscritto, per calcolare l'effetto, che produrrà in Francia. E lo tradurrà in francese. Sforza m1 ha letto lo schema del lavoro. Mi pare ottimo. Sforza racconta che negli scambi di idee, che ci furono nel settembre passato per preparare la combinazione Giolitti-Mussolini, Mussolini doman– dò che il Ministero della guerra fosse dato a Giardino. Giolitti rifiutò. Novello Papafava mi racconta che nel settembre passato ci fu realmente il tentativo di preparare una combinazione Salandra-D'Annunzio, a cui la– vorò Ojetti d'accordo col Corriere della Sera. Ne parlò Gallavresi alla con– tessa Maria Papafava, poco dopo il matrimonio di Novello. In questo senso lavorava anche Giovanni Visconti Venosta. E Tommasino Gallarati Scotti vi consentiva. Novello pensa che da questa combinazione fosse escluso Gio– litti, e che essa fosse diretta contro Mussolini. Ma il Corriere non poteva non conoscere gli scambi di idee fra Amen– dola e Giolitti. Probabilmente Albertini avrebbe preferito la combinazione Salandra-D'Annunzio; ma pur di uscire dalla situazione, in cui Facta ave– va ridotto il paese, accettava la combinazione Giolitti-Amendola-Mussolini. E lasciava andare avanti le due combinazioni, riservandosi di appoggiare quella che presentasse probabilità maggiori. Ad ogni modo, l'intervento di Ojetti, in una combinazione D' Annun– zio-Salandra mi fu raccontato anche da Giuliana Benzoni, che lo aveva sa– puto dal nonno, Ferdinando Martini. Dunque la notizia si può conside– rare sicura. Bisogna che io parli di questo particolare a Ojetti, a Visconti Venosta, a Gallarati Scotti. Questo è uno dei punti centrali per capire la preparazione del colpo di stato. Sforza mi assicura che ci furono avances di Nitti verso Mussolini. In– termediari di Nitti furono Romano Avezzana e Giorgio Schiff (un ufficiale di cavalleria giocatore disperato che ora è nell'ufficio stampa di Mussolini). Sforza mi dice anche di avere [saputo] ·da fonte sicura, che il giorno del colpo di stato, arrivò a Gardone la notizia che il re era fuggito. Uno dei commensali brindò a D'Annunzio re d'Italia. D'Annunzio diventò pallido; non rifiutò la corona, tacque. In casa Erno, la contessa Erno-Capodilista ha raccontato stasera che la notte della mobilitazione fascista, il generale Erno aveva dato tutte le dispo– sizioni necessarie pel mantenimento dell'ordine dopo che il prefetto gli ce– dette i poteri essendo Boriani, generale della divisione, in congedo. Ma a un tratto Boriani usd dal congedo, prese lui l'ufficio, ricevette una commissione di fascisti, e promise a questi che l'esercito sarebbe rimasto inerte. Il gene– rale Erno, tornato la notte a casa, disse alla moglie che oramai gli rimaneva 134 BiblotecaGino Bianco

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