Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo movimento. Dapprima si pensava di fare una spedizione in Dalmazia per mare da Ancona: il governo fece dire che si opponeva. Allora si pensò alla im– presa per terra su Fiume. I comandi non aiutarono né promossero: lascia– ron fare. Tutta la propaganda ufficiale era in senso dalmatomane e fiu– marolo. Ma il colpo di Ronchi fu compiuto all'infuori dell'iniziativa dei comandi. Nel luglio 1919 i comandi della terza armata presero tutti i provvedi– menti necessari per fare una punta di Lubiana in caso di guerra con la Jugoslavia. Novello era al comando supremo; ed ebbe notizia di questi preparativi. Non c'era un vero e proprio progetto di offensiva non pro– vocata. Ier l'altro furono approvate alla Camera le convenzioni di Santa Mar– gherita. È un successo evidente di Mussolini, che ha fatto inghiottire ai suoi ciò che nessuno avrebbe fatto passare. Da questo punto di vista, il governo fascista è utile al paese. Motivo per cui non è giusto combatterlo. Ma non si deve neanche voltar bandiera e aderirvi. Ognuno al suo posto. Arresti in massa di comunisti in tutta Italia nei giorni passati. Hanno arrestato anche Gobetti a Torino. Poi l'hanno rimandato a casa. Avevano arrestato anche il padre di Gobetti. Vogliono spaventare la famiglia. Monti mi faceva osservare a Brescia l'altra sera che don Sturzo, mentre nel discorso di Torino aveva protestato per la proporzionale, invece nel dir– scorso di Napoli ha preso atteggiamenti nazionalisti: politica mediterranea, espansione in Oriente, grande Italia ecc. Che sia questo il segno di un pas– saggio a destra di don Sturzo, e di un accordo nazionalista-clericale? Il principe Buoncompagni, deputato passato dai popolari al nazionali– smo, è stato nominato presidente del Banco di Roma. Sforza esclude che Bonomi e Giolitti abbiano dato ai comandi militari un. ordine esplicito di favorire il fascismo. I comandi militari si accordaro– no direttamente con i grandi industriali e banchieri e con gli agrari. Senti– rono che Giolitti e Bonomi non si opponevano; e cosf capirono di poter andare avanti. Sforza in Consiglio dei ministri fece osservare che il movi– mento minacciava di travolgere il ministero. Giolitti lo rassicurò: era certo di potere dominare la situazione. Credeva che sarebbero venuti alla Camera alcuni fascisti; e che la sconfitta dei socialisti avrebbe dato origine ad una grossa maggioranza costituzionale. Invece i fascisti tutti i loro seggi li conquistarono sui costituzionali! E andarono alla Camera in 50! 132 BiblotecaGino Bianco

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