Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui 9 febbraio Nel 192L·22 si sono spesi 218 milioni per maggiore forza bilanciata sotto le armi: maggiore di quanta non fosse consentita dal bilancio ordinario. ( Corriere della Sera.) 12 febbraio, Frassanelle Non ho avuto tempo, né 1en né 1er l'altro, di appuntare le cose inte– ressanti. Avevo dimenticato a Milano una notizia curiosa avuta da Facchinetti. A Roma si è formato un gruppo di propaganda per la Società delle Nazioni, formato di nazionalistoidi e di fascistoidi promosso da Brucioleri. Di questo gruppo avevo sentito parlare nel dicembre scorso a Roma. Brucioleri si era rivolto a Corradini Enrico, che aveva rifiutato di farne parte; naturalmente Di Cesarò era un pezzo grosso dell'iniziativa. Facchinetti pensa che il grup– po sorga, sotto la spinta del governo, per esautorare il piccolo gruppo di Milano e per far piacere a Barrère. Il gruppo di Milano, in tutte le riunioni internazionali, è all'estrema sinistra, e disturba la tattica di quei francesi, che sono entrati nella propaganda della Società delle Nazioni per deviarla, e per mettere in minoranza il gruppo di Milano in Italia ed escluderlo dalle riunioni internazionali, è stato costituito il gruppo di Roma. E Ruffini ha subito consentito a dare il suo nome al gruppo di Roma, essendo presidente del gruppo di Milano! Di fronte alla Società delle Nazioni la tattica del governo italiano è analoga a quella del governo francese: sabotarla sott'acqua. Cos1 era stato nominato un nazionalista, Caetani di Sermoneta, a rappresentare l'Italia a Ginevra; al posto di Caetani è stato messo Salandra; nella commissione per gli armamenti, è stato messo Vilfredo Pareto. Zadei mi diceva a Brescia che la sera del sabato non può allontanarsi dalla farmacia, perché gli operai e la povera gente va allora a comprare le medicine per farne uso la domenica. Questo è il giorno che la povera gente utilizza per curare le malattie: il resto della settimana deve lavorare. Tre anni fa le cose non erano cosf: chi si sentiva poco bene, se ne stava a casa anche durante la settimana, perché i salari permettevano anche qualche gior– no di ozio in settimana. Oggi gli operai debbono cercare di guadagnare con– tinuamente e di spendere il meno possibile: e cos1 la sera del sabato è ritor– nata ad essere sera di gran lavoro. La crisi economica della classe operaia, Zadei la nota anche nel tipo di medicine che gli operai comprano. Tre anni fa domandavano sempre la medicina piu costosa; e non ascoltavano Zadei quando li consigliava ad aç– quistarne altre piu economiche. Oggi domandano sempre il prezzo prima di acquistare, e s'informano se non c'è una medicina che produca lo stesso ef– fetto piu a buon mercato. I contadini, invece, continuano sempre a doman- 129 · BiblotecaGino Bianco

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