Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo nello stesso tempo conciliarsi i turchi. Ma la stampa inglese è furibonda. E non è da escludere che l'Inghilterra risponda, facendo per conto proprio una nuova pace con la Germania. Insomma Poincaré non fa che accumulare follie su follie. Sta scavando la fossa alla Francia. E insieme con la Francia sarà trascinata nel precipizio l'Italia. Vorrei essere cattivo profeta. Ma prima di morire, mi pare che vedrò i tedeschi a Parigi, a Milano e a Firenze; e gl'inglesi a Palermo, a Cagliari, a Napoli e a Roma. La riduzione del prezzo dello zucchero, di cui si è parlato nei giorni scorsi, non è vera; un'altra mistificazione mussoliniana. Il Mondo, 2 feb– braio, lo dimostra. Dimenticavo di prendere nota di una informazione datami da Cora. Il figlio di Toeplitz, per ricattare il padre, ha preparato una pubblicazione Le memorie di un banchiere, contenente gravi rivelazioni contro il padre. (Questa notizia me la dette anche Giorgio Benzoni a Sorrento, a Natale.) Le bozze di queste memorie le ha lette Emanuel del Corriere della Sera. Da esse risulta che il xxx, ministro d'Italia a Berna, fece servire la valigia diplomatica a Toeplitz per esportare in Svizzera i suoi capitali. Questo xxx, che ha guadagnato l'ambasciata di Madrid dalla mor– te del figlio, non solo aveva l'amante a Lugano durante la guerra e trascu– rava gli affari della legazione per andare dalla sua amante, ma aveva anche un'amante a Ginevra. E qui fu schiaffeggiato dal marito della sua baldracca, perché non pagava le note come era pattuito. Del resto, anche la medaglia d'oro a suo figlio fu una gonfiatura. Il giovane era fidanzato di una figlia del generale xxx. Stando in un osser– vatorio fu ferito alla spina dorsale. Perché era futuro genero di xxx, ebbe la medaglia d'oro. Quanti ufficiali sono morti in guerra stando in un osser– vatorio, a cui nessuno dette medaglie, perché non erano fidanzati di nessu– na figlia di sottocapo di stato maggiore! E su quest'eroismo ufficiale spe– cula ora il padre, e specula il cognato barone xxx, e specula tutta la fami– glia: "la bottega del dolore." 3 febbraio Alla lettera di Sforza ho risposto: Caro Sforza, Noi soffriamo, evidentemente, di telepatia. In questi giorni scorsi sono stato a dire continuamente a me stesso che dovevo scriverLe, per dirLe che in questo momento Ella dovrebbe pubblicare un articolo, un opuscolo, o qualcosa di simile, su quel che dovrebbero fare oggi i Governi degli Stati Uniti e dell'Inghilterra, e in sottordine quelli dell'Italia e quelli degli altri Stati minori europei, per mettere fine alla nuova guerra franco– germanica. Un programma d'azione, su cui possano raccogliersi tutte le forze pacifiste, democratiche, antisiderurgiche, antimilitariste, dell'Europa e dell'America, e anche della 118 BiblotecaGino Bianco

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