Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo al gesto da cinematografo, ci sarebbero i generali e gli appaltatori, che mangerebbero. Ma di qui potrebbe venire il rinsavimento del popolo italiano. A Londra il Cora mi disse che Schanzer nella conferenza di Genova aveva fatto il leccapiatti a Lloyd George, sperando di ricavarne una intesa italo-inglese. Finita la conferenza di Genova, Schanzer si presentò a Londra senza avere nulla preparato per mezzo dell'ambasciata. All'ambasciata sep– pero dai giornali che Schanzer avrebbe chiesto il Cenacolo di Gerusalemme, e una partecipazione alla commissione internazionale per Tangeri. Schan– zer trovò il rifiuto assoluto, non tanto di Lloyd George, quanto del Fo– reign Office, che mise il bianco su tutte le mezze promesse verbali di Lloyd George. Cora mi fece vedere il testo dell'intesa, che il Foreign Office propo– neva: era una mezza pagina di parole insignificanti, da cui resultava che Italia e Inghilterra erano d'accordo, ma non erano in nulla definiti i pun– ti su cui erano d~accordo. Per dispetto contro Lloyd George, Schanzer si mise con Poincaré nella questione di Cianak; e Lloyd George saltò per aria. Ma Mussolini otterrà da Poincaré la mancia che aspetta pel servigio, che gli rende nella questione della Ruhr, staccandosi da Bonar Law? E che specie di mancia. Mia moglie mi diceva che fra i giornalisti di Parigi si afferma burle– scamente che Poincaré ha lasciato mano libera a Mussolini perché "vada a prendersi, se può, ciò che la Francia gli abbandona in Siria." La Siria certo non c'entra, perché è zona francese. Che invece della Siria si debba intendere l'Abissinia? · Se la memoria non m'inganna, c'è un accordo franco-italo-inglese per l'Abissinia, in cui i tre governi si impegnano ad una politica solidale. Che quest'accordo del 1906 sia stato sostituito con un nuovo accordo, che fareb– be parte dei compensi coloniali pattuiti con l'Italia nel trattato di Londra? Il trattato di Londra, infatti, non lascia possibilità di espansioni italiane che sui confini della Libia, della Somalia, dell'Abissinia. Di trattative con la Francia e con l'Inghilterra per arrotondamenti in Somalia e in Libia si è parlato spesso; non mai dell'Abissinia. Che ci sia un trattato segreto, che lascia mano libera all'Italia verso l'Abissinia? Trattato dell'Italia con la sola Francia, o anche con l'Inghilterra? Ho visto Cora. Anche a Londra la not1z1a del suo trasferimento da Addis Abeba a Teheran fece l'effetto di una bomba, e fu interpretato co– me segno di una nuova politica italiana in Abissinia; ma lui esclude si tratti di questo. C'è stato a Roma un arrembaggio intorno a Mussolini per afferrare i posti migliori; quindi; spostamenti diplomatici da ogni parte: lui era fra i sacrificati; ma l'intervento di Albertini lo ripescò dal naufra– gio, ed ottenne Teheran invece di Addis Abeba. È contento di non andare 103 BiblotecaGino Bianco

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