Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo <lagnato per la chiarezza delle idee e per il progresso della educazione po– litica.17 ' I 29 genna10 Nell'azione politica si può partire da due concez1on1 opposte della capacità delle moltitudini a governarsi da sé. Il democratico sincero è con– vinto che tutti gli uomini hanno una capacità, per lo meno rudimentale, a sentire il proprio diritto e ad apprezzare il proprio interesse: anche se non è un dottrinario alla Rousseau, per cui l'uomo piu vicino allo "stato di natura," cioè piu ignorante e piu povero, è piu onesto, piu buono, piu di– sinteressato del ricco egoista e corrotto dalla civiltà; anche se riconosce che le moltitudini sono incolte, rozze, egoiste, cieche, il democratico sincero le crederà sempre suscettibili di essere educate; e cercherà di educarle; e le considererà eguali a sé, se non di fatto, di diritto, e non approfitterà mai della loro ignoranza per ingannarle; anche se deve comportarsi con esse come il maestro si comporta col fanciullo ancora immaturo a comprendere la intera verità, si comporterà appunto come il maestro: gli dirà quel tanto di verità che il fanciullo può capire, e si sforzerà di fargliene capire piu e meglio che sia possibile, ma non gli dirà la falsità col proposito con– sapevole di truffarlo. Quanti sieno, nel mondo, questi democratici sinceri, non so: debbono essere pochi assai. E sono destinati a far sempre cattiva fine: perché le folle sono in realtà incolte e bambine, e sono piu facili a truffare che ad educare. E molti democratici, cioè molti di quelli che la– vorano, anche sinceramente, per l'elevamento delle classi inferiori conside– rano queste classi inferiori come incapaci di conquistarsi da sé un miglio– re destino: e le costringono con la violenza, le seducono con l'inganno a fare quel che sarà loro utile, ma di cui sono incapaci di vedere l'utilità. I bolscevichi sono, in fondo, gente che disprezza la moltitudine, e vuol costringere la moltitudine ad essere felice contro i suoi stessi in•correggi– bili pregiudizi immediati: la costringe con la violenza, o la convince con argomenti, di cui sente la falsità, ma che possono convincere la stupidità umana, mentre gli argomenti buoni non farebbero presa. L'altro punto di vista è quello di chi considera la umanità incapace di agire razionalmente, salvo una piccola minoranza destinata a comandare, nella quale minoranza mette naturalmente ... se stessa. Per chi pensa a que– sto modo, il governo oligarchico è il solo governo possibile e pratico. Se può tenere sottoposta la plebe con la forza della legge, trova che questa è la vera soluzione del problema politico: feste, farina e forca. Se è costretta a vivere in un regime di democrazia, adopera la frode, non potendo pìu adoperare la forza: penetra nelle istituzioni democratiche per falsarne il 17 A questa pagina S. allega un'altra lettera dell'ufficiale amico di Giustino Fortunato, sul quale cfr. p. 56. [N.d.C.] 106 BiblotecaGino Bianco

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