Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo data la stupidità delle masse e la malvagità dei condottieri, la libertà del– le singole nazioni non può non essere che la guerra, piu o meno lar– vata, di tutti contro tutti, l'anarchia delle cupidità e delle scempiaggini. Il mondo non può essere unificato e pacificato che dalle imposizioni dei piu forti sui piu deboli, anzi dalla imposizione del piu forte sui piu de.– boli: cosI fece Roma; COSIha fatto l'Inghilterra su un terzo della super– ficie terrestre, e solo... fino ad un certo punto. Questa unificazione si sarebbe avuta certamente con la vittoria della Germania. Da un punto di vista economico sarebbe stata una grande orga– nizzazione, che avrebbe ricavato il massimo vantaggio possibile da tutte le risorse mondiali: perché su questo campo i tedeschi erano indubbia– mente maestri. Il loro spirito organizzatore, non trovando piu ostacoli poli– tici, avrebbe avuto libera carriera; e sarebbe stato un aumento enorme di benessere materiale in tutto il mondo, o per lo meno in tutta Europa. Ma sarebbe stata la pace? Era possibile che la Germania sottomettesse non solo il continente europeo, ma anche riducesse all'impotenza l'Inghilterra e gli Stati Uniti e il Giappone? I militari tedeschi, dopo avere imposto alle po– tenze transmarine una pace di compromesso, che avrebbe lasciato loro il controllo dell'Europa e dell'Asia anteriore, piu non potevano ottenere nel massimo della vittoria, non avrebbero desiderato ancora di piu? Non sareb– bero stati costretti a battersi ancora con le potenze marittime non ancora assoggettate? Ammettiamo che dopo altri cinquant'anni di armistizi e di guerre la Germania fosse riescita ad unificare il mondo, sarebbe stato desi– derabile ciò? Molti impulsi oscuri e incontrollabili del mio spirito mi conducono a dire di no; ma ragionando con calma, il mio no 1 minaccia di diventare sL Per la grande maggioranza degli uomini - contadini, operai, povera gente che deve lavorare per vivere e che non ha ambizioni di preminenza socia– le - la unificazione del mondo fatta dai tedeschi avrebbe significato pace, lavoro produttivo, benessere crescente in proporzioni geometriche. Nelle classi ricche, moltissimi avrebbero aderito al regime teutonico, si sarebbero tedeschizzati, sarebbero entrati a far parte della nuova classe-nazione domi– nante. Sarebbero stati danneggiati in tutto il mondo i medi e i piccoli borghesi intellettuali, che formano le "classi politiche" degli Stati nazio– nali autonomi, dando gli ufficiali agli eserciti, i funzionari, i professori ecc. Molti di costoro sarebbero stati esclusi dagli impieghi per opera degli intellettuali tedeschi o sarebbero stati sottoposti al controllo di alti fun– zionari tedeschi o intedescati, avrebbero dovuto imparare il tedesco; avreb– bero dovuto abbandonare, in maggiore o minore misura, le ideologie na– zionali in cui sono stati educati. Ma sarebbe stato poi un gran male? Vale proprio la pena di prendersela calda per queste "classi politiche," le quali governano oggi gli Stati nazionali liberi, e si dimostrano cosf indegne e cosI incapaci di governare? Dal momento che i popoli sono incapaci di vivere in pace, finché sono governati da piccole "classi politiche" naz10- 98 BiblotecaGino Bianco

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