Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo Il re, battuto sulla linea Giolitti-Amendola-D'Annunzio, cercò ritirarsi sulla linea Salandra; ma dové arrendersi a Mussolini. II Giornale d'Italia pubblica un articolo della Massoneria del Gesu con– tro quella di Palazzo Giustiniani. In questo articolo, riprodotto dall'Avan– ti!, si parla del tentativo di fusione avvenuto fra il marzo e il maggio 1922, di cui mi parlò don Brizio a Roma. E si accenna ad un impiegato mandato dal triestino Mayer, a Giolitti con proposte di ministri austriaci. Qui ci sono molti errori. Fu il dott. Prezioso, redattore del Piccolo di Trieste, che a nome di Klumecky propose al senatore Frassati il "parecchio." Il Prezioso - che teneva il piede su due staffe - informava, per mezzo del Mayer, Sonnino, senza dirlo a Frassati. E anche Frassati, a un certo momento, nell'aprile, informò Sonnino. Salandra, nel 1917 mi fece leggere il memoriale in cui questo dott. Prezioso racconta tutte le sue manovre. Ciasca mi racconta che a Rionero rientrarono in trionfo, in base al– i' amnistia, prima ancora che la sezione di accusa li assolvesse, i tre fascisti che erano nascosti a Roma per l'assassinio di un preteso comunista. Il direttorio della sezione fascista di Rionero contiene un... disertore; ed ha mandato la purga ad un mutilato di guerra. In vista del sorgere di sezioni nazionaliste per opera di nittiani e di socialisti contro il fascismo, i fascisti hanno trovato un espediente ingegno– sissimo: delegano un gruppo di fascisti a fondare in una città la sezione nazionalista: cos1 altre sezioni nazionaliste non possono sorgere; e la uni– ca sezione nazionalista è controllata da fascisti. Sono metodi imparati nelle logge massoniche. 13 gennaio 13 Savelli mi raccontò a Roma che nell'agosto passato, a Genova, i fasci– sti invasero il Palazzo San Giorgio, grazie ad un accordo evidente con le autorità militari e con quelle di pubblica sicurezza. A Genova si prevedeva che gli operai del porto avrebbero opposto una resistenza accanita ad una incursione fascista. Quando si seppe per Genova che i fascisti si propone– vano di dare l'assalto al Palazzo San Giorgio, sede del consorzio del porto di Genova, si aspettava chi sa che battaglia. Ma gli accessi al Palazzo furono prima occupati da auto blindate, che si dettero a fare una sparatoria spa– ventosa. Quando gli operai furono allontanati dal Palazzo i fascisti si fe- cero avanti e lo occuparono. · Anche quando avvenne l'assalto al Lavoro, i fascisti erano protetti da un grande spiegamento di forze militari, che avevano occupato la Piazza Vittorio Emanuele. 13 Lacuna del testo all'inizio. [N.d.C.J 86 BiblotecaGino Bianco

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