Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo occorrerebbe fargli precisare la data), giunse al gabinetto una fattura per tre vagoni di bastoni comprati in Austria e importati in Italia. La fattura era stata mandata per equivoco al Ministero degli esteri, anziché allo stato maggiore. Prova che il fascismo fu organizzato dalle autorità militari. Dei tre deputati del partito sardo d'Azione, due, Cao e Mastino, sono costretti a stare a Roma: Lussu ha dovuto ritirarsi in pieno bosco in com– pagnia dei piu fedeli. Era stato preso da un gruppo di fascisti e condotto alla sede del fascio di Cagliari. Qui, circondato da nemici, buttò sul tavolo la pistola, e disse: "Fate quel che volete." Ha fatto la guerra intera, con la brigata Sassari, senza essere mai ferito, partecipando a tutte le ope– raz10m. Articolo di Mario Guglielmina sul Corriere di Sicilia di Catania, 3 gennaio 1923, sul volume mio Tendenze vecchie e necessità nuove; ed uno ottimo sullo stesso libro di Luzzatto sul Secolo del 4 gennaio. Articolo mio su la Questione del Reno in Rivoluzione liberale del 28 dicembre 1922. Klein mi racconta di avere sentito da persona presente al colloquio D'Annunzio-Zaniboni-Baldesi (non ha voluto dirmi il nome; ma deve es– sere Baldesi), che Zaniboni e Baldesi andarono da D'Annunzio in pieno accordo con Mussolini. Ma Mussolini, minacciato dallo stato maggiore fa– scista, dové disdire ogni trattativa. L'uomo è continuamente minacciato, anche di morte, dai seguaci. Queste notizie, fatte circolare negli ambienti socialisti unitari, spie– gano le illusioni di molti socialisti unitari sui riformisti. Ma la notizia che Zaniboni e Baldesi erano d'accordo con Mussolini deve essere vera, perché fu pubblicata dallo stesso Zaniboni in dicembre passato. 12 genna10 Pel 4 novembre 1922 era preparata una grande manifestazione di mu– tilati a Roma per la festa del milite ignoto, a cui doveva partecipare D'Annunzio. L'Azione, rivista dei mutilati e invalidi di guerra, nel numero di otto– bre, preannuncia la manifestazione. Nel numero si esalta D'Annunzio come l'uomo che "non ha in questi tempi vestito nessun abito di partigiano"; "noi soli [i mutilati] potevamo strapparlo alla solitudine e scortarlo al Campido– glio "; "la celebrazione sarà dei mutilati e dei mutilati soltanto 11 ; "non scenderemo a Roma come inopportuni intermediari o tardivi parteggiatori nella contesa in cui la Patria si consuma'-'; "noi marceremo come soldati con la lama della volontà sempre affilata nelle nostre mani piagate, decisi a proclamare la supremazia del sacrificio su tutte le opinioni e la sovra– nità della Patria su tutte le concorrenze"; i mutilati "nella grande fami- 84 BiblotecaGino Bianco

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