Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia "Insomma, se a un dato mome.o.to il gioco varrà la candela, noi appoggeremo e collaboreremo anche direttamente con il governo." Era una esplicita offer– ta di alleanza tra fascisti, popolari e socialisti riformisti, a un dato momento, cioè quando questi ultimi avessero rotto con gli intransigenti. Questa intervista sollevò un largo moto di rivolta tra i giornali conser– vatori filofascisti e tra gli elementi nazionalisti che facevano parte dei Fasci. Il partito nazionalista (dietro i nazionalisti si deve sempre vedere la " mano nera" militare) sollecitò ufficialmente i propri membri che appartenevano ai Fasci di combattimento di opporsi alla tendenza repubblicana di Mus– solini. Diversi deputati fascisti dichiararono di non condividere le opm10n1 espresse da Mussolini in quella intervista. 75 Mussolini credette dapprima di poter controllare il temporale: lo non permetto - scrisse sul Popolo d'Italia del 24 maggio 1921 - che siano alterati i connotati di quel Fascismo che io ho fondato, sino a renderli irriconoscibili, sino a farli diventare monarchici, anzi dinastici, da " rendenzialmente repubblicani " che erano o dovevano essere. (...) Il nostro simbolo non è lo scudo dei Savoia; è il fascio littorio, romano e anche, se non vi dispiace, repubblicano. (...) L'astensione fascista è un gesto di pura e semplice coerenza. (...) Non è permesso di predicare in un modo e praticare in un altro. Se per avventura queste mie idee non incontrassero l'approvazione del Fascismo, non me ne importerebbe affatto. lo sono un capo che precede, non un capo che segue. Il giorno dopo, di fronte alle crescenti proteste dei suoi seguaci, " il capo che precede e non segue " cominciò a mettere acqua nel vino: Il Fascismo è (...) al di sopra della Monarchia e della Repubblica. (...) Se il Fasci– smo è monarchico, non è piu Fascismo; se il Fascismo è repubblicano, non è piu Fasci– smo. (...) Non intendiamo di sostituirci al partito repubblicano, ma non intendiamo nem– meno di genufletterci dinnanzi al trono. 76 ( •••) Chi da questo atteggiamento fascista, vuole arguire che il Fascismo sposa la causa repubblicana e, anzi, la pregiudiziale repubblicana, rivela la piu lamentevole incomprensione politica. Ma io, e qui parlo in prima persona, ho voluto intenzionalmente fare la nota affermazione, perché volevo gettare un sasso o iniziare addirittura una sassaiola contro parecchi ranocchi, piu o meno verdi e crocidanti, che ho visto affiorare, laddove il magnifico fiume della giovinezza fascista minaccia di stagnare nel morto padule della conservazione e dell'egoismo. (...) Nel Fascismo vi sono nascoste delle " indite viltà " di gente che aveva paura degli altri o paura di noi; si sono insinuati nel Fascismo egoismi rapaci e refrattari ad ogni spirito di conciliazione nazio– nale e anche non mancano coloro che del prestigio della violenza fascista si sono serviti per i loro miserabili calcoli personali o che la violenza intesa come mezzo hanno tramu– tato in violenza fine a se stessa. 77 Queste ultime parole erano il manto sotto il quale il "capo che pre– cede e non segue " batteva in ritirata. Il 2 giugno vi fu una riunione di de– putati fascisti. Dopo una discussione disordinata, fu deciso che ciascuno era 76 E. A. MowRER, Immortal Italy, cit., p. 367. 76 Salvemini introduce a questo punto la seguente frase: "Nessuno può giurare che la causa d'Italia sia necessariamente legata alla sorte della monarchia, come pretendono i nazio• nalisti, o alle istituzioni della repubblica, come credono i repubblicani. " Ma essa fa parte di un articolo di Mussolini del giorno seguente (" Popolo d'Italia," 26 maggio 1921). [N.d.C.] ; 7 " Popolo d'Italia, " 2 s maggio r 92 r. BiblotecaGino Bianco

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