Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacqùe la dittatura spedizioni punitive; ma il paese era stanco di guerra civile. 74 Da tutti 1 set– tori politici e da ogni parte del paese si levavano proteste contro l'inerzia del governo. Diversi deputati socialisti stavano già cominciando a sostenere l'abbandono di una tattica assolutamente negativa e la formazione di una nuova coalizione parlamentare. Usciti appena dalla lotta elettorale, essi non potevano allearsi con Giolitti, che aveva manipolato le elezioni contro di loro, ma erano pronti a collaborare con un altro presidente del Consiglio. Persino i popolari cominciavano a mostrarsi disposti ad una alleanza con i socialisti riformisti. Una combinazione tra democratici, socialisti riformisti e popolari sembrava possibile, se non immediatamente, in un futuro abba– stanza prossimo. Un gabinetto sostenuto da una tale maggioranza avrebbe disarmato i fascisti. Privati della loro forza nei combattimenti aperti, ridotti alla Camera a un'alleanza impopolare con i nazionalisti e i conservatori, i fascisti si sarebbero presto dissolti; Mussolini sarebbe rimasto un generale senza esercito. Egli era deciso a non permettere a nessun costo che le cose arrivassero a questo punto. Tentò allora un coraggioso cambiamento di tattica. In una intervista al Giornale d'Italia del 22 maggio 1921, egli dichiarava: Il Fascismo non ha pregiudiziali monarchiche o repubblicane ma è tendenzialmente repubblicano, in ciò differenziandosi nettamente dai nazionalisti che sono pregiudizial– mente e sempiternamente monarchici. Il gruppo fascista si asterrà dal prender parte alla seduta reale. Quanto al nostro contegno alla Camera (...) saremo esempio di disciplina e di ordine, di dignità e di buona volontà di .lavorare per contribuire a risolvere qualcuno dei problemi fondamentali che assillano la vita della Nazione. ( ...) Non è da escludersi una ipotesi che uno scrittore di un giornale bolognese (...) ha prospettato in questi ter– mini: " Sul programma- di lavoro e di redenzione dei lavoratori i socialisti possono tro– vare inattesi alleati in seno allo stesso Fascismo (...). La salvezza del paese deve essere assicurata non dalla soppressione materiale di questa antitesi (tra Fascismo e Socialismo) ma dalla loro conciliazione nel funzionamento stesso dell'organo parlàmentare. " (...) Non è da escludere, specie in un secondo tempo, una eventuale collaborazione socialista, quando sia giunto a termine il processo di precipitazione delle idee e delle tendenze che in questo momento travaglia di nuovo acutamente il partito socialista. È evidente che la coabitazione fra i moscoviti (...) e quelli che di Mosca non vogliono piu saperne diven• terà a lungo andare impossibile. (...) O la rivoluzione o le riforme garantite da una par– tecipazione parziale alle responsabilità del potere. E terminava pronunciandosi in favore di un mm1stero Meda, che era m quel momento il deputato di maggior prestigio del gruppo popolare: 74 Tra le innumerevoli leggende che circolano fuori d'Italia su questa fase del movimento fascista c'è quella che i ceti medi nel complesso guardassero con benevolenza, e perfino con entusia;mo, la guerra civile scatenata dai fa.scisti. È vero l'opposto. E 7 c_o q~i un docu~epto scelto tra centinaia. Il 26 settembre 192 1, m uno scontro con la polizia nm31sero ucci~i a Modena alcuni fascisti. I fascisti fiorentini cercarono di inscenare nella. loro città una dimo– strazione di lutto cittadino. La città rimase indifferente. Il 30 settembre, il Fascio di Firenze affisse in varie parti della città un manifesto in cui " premesso che ' pochissimi cittadini hanno sentito il dovere di esporre il tricolore a _lutto pe: i, tr~gici fatti di Mod 7 na e. c~e nessu? .e~er: cente ha chiuso in tale occasione il proprio negozio, si fa presente che i fascisti fiorentini di fronte alla ostilità palese o nascosta della cittadinanza, in special modo della borghesià.' e della disconoscenza dell'oP.era loro, hanno deciso ~i ritirarsi 1alla ~o!ta .' con~ro le forze disgre: gatrici della nazione e di ced,ere completamente il campo ai partiti di ogm •colore, contro ai quali non verrà esercitata nessuna rappresaglia ' " (" Corriere della Sera, " 1 ottobre 1921 ). 75 BiblotecaGino Bianco

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