Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacque la dittatura i generali che nella seconda metà del 1921 cominciarono ad agire per conto proprio non previdero gli sviluppi del 1922, e ancor meno quelli degli anni seguenti. Per compiere il primo passo in un certo genere di azioni delittuose non occorre una intelligenza superiore alla media; ciò che si richiede è sol– tanto una mancanza di scrupoli oltre il normale. Al momento di compiere il primo passo, tutti gli altd successivi non sono ancora previsti; ma chi co– mincia ad agire male continua ad agire male, per evitare le conseguenze del primo fallo. Solo quando la catena di cause ed effetti è arrivata alla sua con– clusione, quegli uomini che quasi alla cieca hanno seguito le cose sino ai loro imprevisti risultati fanno la figura di avere condotto gli eventi verso la meta prestabilita. Qualcuno potrebbe trovare difficile trovare nel Duca d'Aosta e C.i per– sino quel minimo di intelligenza necessaria per intraprendere il primo passo sulla via del tradimento. Ma non si deve dimenticare che a partire dal 1910 in Italia ha sempre agito dietro le quinte una cricca di uomini politici na– zionalisti, di fabbricanti di armi e di militari. Il Duca d'Aosta e C.i non avevano bisogno di fare uso di una dose di materia cerebrale superiore al loro solito, per fare, nel 1921 e 1922, i primi passi: bastava che si lascias– sero consigliare da uomini come Federzoni, Rocco, Forges-Davanzati, che erano i capi del movimento nazionalista e che erano tutt'altro che stupidi. Se tutti questi militari esaltati avessero avuto una qualche intelligenza politica si sarebbero trattenuti dal prendere parte alle attività fasciste, get– tando se stessi e il loro paese in un'avventura tanto pericolosa. 7. Mussolz"ni·nel 1921-22. Personalmente che parte ebbe Mussolini negli avvenimenti del 1921-22? L'organizzazione fascista - lo ripeto, non il movimento privo di con– sistenza del 1919-20, ma quello che conquistò il potere nell'ottobre 1922 - non fu creazione di Mussolini. Nelle diverse città, le sezioni del Fascio fu– rono fondate da intellettuali del ceto medio, da ufficiali in congedo, da uffi– ciali in licenza, da agenti di polizia o da agenti degli industriali e dei pro– prietari terrieri. Le autorità militari armarono ed inquadrarono i fascisti; i profittatori di guerra li finanziarono; la polizia e i magistrati assicurarono loro l'impunità. Mentre le autorità militari, i profittatori di guerra, la poli– zia e i magistrati tiravano i fili dietro la scena, Mussolini rimaneva alla ribalta, sollevando· l'entusiasmo dei piu giovani con i suoi articoli quotidiani~ esaltando le "vittime" fasciste, gettando fat1:gosui suoi avversari, e solleci– tando sempre nuove mosse offensive. In Spagna, in Grecia, in Ungheria, le cricche militari che si imposses– sarono dei poteri dopo la guerra vi misero a capo dei soldati loro fiduciàri. In Italia, durante il 1921-22, nessuno dei generali che misero su la macchina 73 BiblotecaGinoBianco

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