Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacque la dittatura o poi un colpo di revolver viene sparato sempre, e sempre una parte cerca di rigettare sull'altra la responsabilità. Ma la vera responsabilità è di coloro che hanno creato, o hanno permesso ·che altri creassero, una situazione tale in cui si arriva al colpo di revolver. Permettere che piu di tremila persone armate si concentrino in una città, e quindi protestare che non è possibile intervenire senza dar luogo ad un macello - e questo in un paese in cui l'esperienza di tutto un anno aveva mostrato come comincino e come fini– scano questi raduni - che altro era se non un deliberato incitamento alla violenza, sapendo perfettamente in anticipo quello che stava per succedere? Italo Balbo, che guidò la colonna proveniente da Ferrara, parlando di questa "marcia su Ravenna" in un discorso, il 23 aprile 1923, a Milano, disse: Fu nel settembre del 1921, che lo squadrismo fascista di difesa prese una regolaris– sima forma militare (...). Il 12 settembre, anniversario della Marcia di Ronchi, tremila fascisti in camicia nera entravano polverosi in Ravenna (...). Era quello un piccolo eser– cito, che ho avuto l'onore di comandare, l'esercito di Bologna e di Ferrara, un piccolo esercito diviso in reggimenti, battaglioni, compagnie e plotoni, un esercito che aveva mar– ciato per tre giorni sulle vie polverose (...). A Ravenna il 12 settembre del '21 le prime camicie nere lanciarono lo stesso grido che s'alzò a Napoli il 24 ottobre dell'anno dopo: "A Roma, a Roma! " (...) L'esperimento era riuscito completamente. Lo squadrismo poteva trasformarsi da fenomeno locale in fenomeno nazionale. 68 Ancor piu chiaramente la connivenza degli alti comandi militari con i fascisti è mostrata dai due seguenti fatti. (1) Tra il 31 maggio e il 2 giugno 1922, diecimila fascisti provenienti dalle province limitrofe si concentrarono a Bologna e reclamarono le di– missioni del prefetto, accusandolo di farsi complice dei " bolscevichi. " È chiaro che il prefetto avrebbe in1pedito questa concentrazione se avesse potuto fare assegnamento sull'esercito, ma per tutto il tempo della crisi il generale Sani rimase assente, proprio come otto mesi prima durante la " . R ,, marcia su avenna. (2) Tra il 30 settembre e il 4 ottobre, settemila fascisti provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, si concentrarono su Bolzano e Trento, per pro– testare contro il governatore ci'vile della provincia. Nessuno in.tervenne per impedire ai fascisti di fare uso dei treni. Alle ore 14 del 4 ottobre, il comandante la 7a divisione di Trento assunse i pieni poteri per il mantenimento dell'ordine. Di conseguenza si ebbe un aumento del disordine, Alle 16,30 ebbe luogo un colloquio tra i fascisti e il governatore, alla presenza del generale Ghersi, comandante il corpo d'armata di Verona, il generale comandante la brigata Acqui ed "altri ufficiali superiori e funzionari." I fascisti chiesero che il governatore desse le dimissioni e abbandonasse la zona; e non rimasero soddisfatti delle sue risposte. 69 Nella notte i fascisti assediarono la- residenza del governatore: 68 " Popolo d'Italia;" 24 aprile 1923. 89 " Popolo d'Italia, " s ottobre r 922, BiblotecaGino Bianco 71

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