Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacque la dittatura civili; (2) È inevitabile che quattro anni di guerra attenuino la ripugnanza per lo spargimento di sangue, che in Italia non è mai stata molto forte. Ma questi due fatti scusano e attenuano anche le violenze dei "bolsce– vichi" durante il periodo in cui furono padroni. Inoltre va notato che men– tre i delitti commessi dai "bolscevichi" negli anni 1919-20 furono quasi sempre compiuti da folle eccitate, le "eroiche " imprese degli "antibolsce~ vichi" troppo spesso furono ·preparate e condotte a sangue freddo da ap~ partenenti a quei ceti benestanti, che hanno la pretesa di essere i custodi delle civiltà. 55 Oltre a ciò, restano ancora da chiarire due cose: (1) L'ampiezza della violenza fascista, assai maggiore di quella "bolscevica"; (2) La metodica ferocia della violenza fascista. Nel corso dei due anni della loro " tirannia " i " bolsceyichi " non deva~ starono neppure una volta l'ufficio di un'associazione degli industriali, degli agrari o dei commercianti; non obbligarono mai con la forza alle dimissioni · nessuna amministrazione controllata dai partiti conservatori; non bruciarono neppure una tipografia di un giornale; non saccheggiarono mai una sola casa di un avversario politico. Tali atti di " eroismo " furono introdotti nella vita italiana dagli " antibolscevichi. " I militari di professione, che armarono e diressero le bande fasciste, in– trodussero nel movimento fascista la loro mentalità e con essa la loro meto– dica ferocia, sconosciuta prima del 1921 nelle lotte politiche in Italia. Fu– rono le autorità militari che dettero al fascismo il loro tipo di organizzazione marcatamen'te gerarchico. Senza questo aiuto, non si sarebbe mai raggiunta una organizzazione armata delle forze fasciste, e il meccanismo del partito fascista non sarebbe stato sostanzialmente diverso da quello di tutti gli altri partiti italiani. \ 6. La congiura militare. Fu in questa atmosfera di guerra civile che furono tenute le elezioni del 15 maggio 1921. L'Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano, affermò che nella sola giornata elettorale vi furono 40 morti e 70 feriti. 56 I risultati elettorali furono un grave colpo alle speranze del governo. 6 ~ ". Se la violenza socialista rasentò spesso il delitto e, qualche volta, lo sorpassò nelle barbarie inaudite delle rappresaglie, la nostra coscienza civile si rifugiava nel pensiero che le masse potevano lentamente essere educate, sollevate dalla cieca crudeltà dell'istinto e dall'egoi– smo ot~so. Ma nessuna scusa, nessuna consolazione ci soccorre quando pensiamo alla violenza, pre~ed1tata ed armata, dei borghesi senza cuore, cui la superiorità illimitata dell'educazione, d~Il'1struzione, del censo, del costume, della vita, non impedi di uccidere, e, peggio 'ancora, d1 percuotere. (... ) Se l'agguato dei leghisti è sempre infame, la spedizione punitiva, capita-. nata da giovani studenti o laureati, da giovani che hanno studiato nelle nostre università, che hanno letto Carducci e recitato, chissà quante volte, il Canto dell'amore, non è pensabile ■enza che una solitudine fredda si dilati nell'anima nostra. " M. M1ss1RoLI, Il fascismo e la crisi italiana, p. 36. , 56 Citato da E. A. MowRER, Immortal Italy, cit., p. 364. B1bloteca Gino Bianco

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