Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia uccisi dai fascisti deve essere aumentato in proporzione da 406 a e1rca 600, quindi circa il doppio delle perdite fasciste. 53 Se a questi 300 fascisti e 600 antifascisti che si ammazzarono tra loro, si aggiungono i fascisti e gli antifascisti che morirono durante i conflitti con le forze di polizia, 54 e gli appartenenti alle forze di polizia, e di tutti coloro che furono uccisi durante conflitti, si avrà che il numero dei morti raggiun– ge i 2000. Ma non è onesto far passare queste 2000 vittime come eroici fa.– scisti uccisi dai vili " bolscevichi. " Se si confronta il numero dei 2000 n1orti durante il periodo della guerra civile 1921-22, con quello dei 200 morti du– rante il periodo della sanguinosa " tirannia bolscevica, " è evidente che i guai provocati dalla guerra civile furono peggiori di quelli provocati dal "bol– scevismo," anche ammesso che la guerra civile sia stata necessaria per sal– vare l'Italia. Per spiegare gli eccessi dei fascisti, si richiamano spesso come precedenti le guerre civili dei comuni medievali italiani. Ma un precedente, e tanto piu uno cosf lontano, non è una spiegazior1:e. Durante il Medioevo, e anche in secoli piu recenti, era normale, non soltanto in Italia ma in tutti i paesi, che le lotte politiche fossero accompagnate da spargimento di sangue. Se do– mani in Inghilterra i comunisti stessero per instaurare una "dittatura del proletariato " sul modello russo, ci sarebbe forse qualcuno a tentar di spie– gare la nuova situazione richiamandosi al precedente di Cromwell? A spiegare e sino a un certo punto anche a scusare la violenza fascista, si possono tenere presenti due fatti: (1) Sfortunatamente in Italia, anche prima della guerra, i delitti di sangue erano piu comuni che in altri paesi 53 Per il periodo dal s al 21 aprile, il " Corriere della Sera " dà soltanto 24 socialisti morti, mentre un collaboratore del " Nation" di Londra (citato da MowRER, Immortal Italy, p. 364) dà per lo stesso periodo la cifra di 43 morti. Tale esempio si giustificherebbe se rad– doppiassimo la cifra dei morti antifascisti data dal " Corriere della Sera, " invece di aumen– tarla soltanto di un quarto. Ma nel fare questi calcoli è bene andare molto cauti. In una pubblicazione fascista, Italiani, ricordate, pubblicata nell'aprile 1924, i morti fa. scisti durante i due anni della guerra civile sono soltanto 147. Evidentemente la lista è meno ~oml?leta di quella data in seguito da Pagine eroiche. La pubblicazione socialista, Il Fascismo: inchiesta sulle gesta dei fascisti in Italia (Milano, Società Editrice Avanti, 1922), dà la cifra di 161 morti ad opera dei fascisti sino al marzo 1922. Anche questa lista evidentemente è in– completa. Il giornale socialista "Avanti!," 16 giugno 1921, affermava che tra il I gennaio e il 31 maggio 1921 le persone uccise dai fascisti erano 202 (citato da BEALS, Rome or Death, pp. 58- 59). Ma è piu prudente non fidarsi di questi dati. Sir Percival Phillips, inviato speciale del "D!lilY Mail," nel 1923 scriveva: "I fascisti hanno ristabilito la giustizia. Con le loro rappre– saglie hanno vendicato gli assassini dei loro camerati. E tuttavia essi hanno complessivamente ucciso solo 2.500 delinquenti" (The Red Dragon ..., cit., p. 8). Sir Percival esagerava un po' le prodezze dei suoi amici. ~n una lettera ll:lla " Saturday Review, " 4 settembre 1926, Villari scriveva: " Avrei preferito non entrare m particolari su questa serie di delitti che tutti i buoni italiani fervi– damente sperano sia definitivamente passata, se altri non ~vessero sollevato la cosa. " Per quattro anni, questo propagandista e i suoi amici hanno sommerso il mondo di cifre fanta– stiche. Furono loro quindi a iniziare la discussione e non gli " altri. " Quello che essi real– mente deplorano è che gli " altri " si siano fatti avanti a dimostrare immaginari i loro dati . • 54 ç2uest 7 perdite fasciste si spiegano tenendo presenti le seguenti circostanze: a) spesso alcum d1 quei fascisti che non avevano ancora dimenticato le loro vecchie abitudini rivoluzio– narie attacc~v.ano non solo i rossi, ma anche la polizia, costringendola a difendersi; b) qualche volta la pohz1a tentava di mantenere l'ordine non solo confro gli eccessi dei rossi ma anche contro quelli dei fascisti, sia perché non aveva ricevuto ordini adeguati sia perché alcuni ufficiali agivano sotto la propria responsabilità. ' BiblotecaGinoBianco

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