Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvai·d: L'Italia dal 1919 al 1929 go di applicare una sentenza pronunciata dall'inquisizione contro un ere– tico, o da una corte vescovile contro una signora che abbia la sottana o le maniche del vestito troppo corte. Un'altra clausola stabilisce che "in consi– derazione del carattere sacro della Città eterna, sede vescovile del Sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di pellegrinaggi, il governo ita– liano avrà cura di impedire in Roma tutto ciò che possa essere in contrasto col detto carattere." 6 Tale formula imprecisa può significare, ad esempio, che nessuna chiesa protestante potrà essere aperta al pubblico per il culto nella città di Roma, esattamente come avveniva quando la città era sotto il dominio pontificio. Può anche significare che nessuna strada di Roma deb– ba portare il nome di un qualche noto eretico. O ancora può significare che nessun congresso religioso o scientifico, che non sia autorizzato dalla Santa Sede, possa essere tenuto a Roma. Il 2 giugno del 1930, la tragedia di D'An– nunzio, La figlia di Jorio, veniva rappresentata all'aperto in una piazza di Roma. Contrariamente a molte opere di D'Annunzio questa non presenta nessun caso di perversione sessuale, ma solo di una passione sfrenata indif– ferente ad ogni legge morale. Il giornale vaticano, l'Osservatore Romano, il 2-3 giugno del 1930, protestava contro tale rappresentazione. "Chiediamo se la rappresentazione di un'opera proibita dall'autorità ecclesiastica per la sua passionalità immorale, allestita proprio in una pubblica piazza in Roma, risponda al rispetto dovuto al carattere della sacra Città. " La interpretazio– ne e l'applicazione di queste e di molte altre clausole imprecise dipendevano dalla pressione che il Vaticano poteva esercitare, caso per caso, sul governo italiano. Pio XI ebbe a dichiarare che i Patti lateranensi erano "l'inizio di nuovi sviluppi." 7 Nessuno può prevedere quali questi nuovi sviluppi pos– sano essere. Tuttavia due fatti erano certi. Il primo era che a partire dal 1929 il governo italiano non era piu libero di mutare, di propria iniziativa, la sua legislazione interna in materia in cui la Santa Sede si dichiarasse interessata. Se il partito al potere cambiasse e il Parlamento, ad esempio, volesse intro– durre il divorzio nella legislazione italiana, dovrebbe ricordarsi che un trat– tato bilaterale tra l'Italia e la Santa Sede obbliga il governo italiano a consi– derare il matrimonio tra cattolici come un sacramento indissolubile. Di con– seguenza, se il governo italiano volesse introdurre il divorzio, dovrebbe con– cederlo soltanto a quei cittadini il cui matrimonio non sia stato celebrato davanti al parroco. Per concedere il divorzio indiscriminatamente a tutti gli italiani, il Parlamento dovrebbe prima denunciare il Concordato. Che cosa ottenne Mussolini in cambio di tante concessioni? Prima di tutto la macchina di propaganda internazionale del clero cattolico fu messa al servizio di Mussolini. Cardinali, arcivescovi, vescovi, preti, frati, suore e 6 Concordato, . art. 1. 1 Cit. trad. BiblotecaGino Bianco .

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