Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La costituzione dello stato totalitario la prima cominciò a funzionare nel gen2naio 1935. Fino ad ora tutto quello che hanno fatto è stato di dare dei pareri su questioni tecniche: come, per esempio, che nomi si debbano dare ai differenti tipi di formaggio, perché non si abbiano a confondere l'uno con l'altro; se non sia possibile usare seta prodotta in Italia invece di cotone importato dall'estero, ecc. Oggi in molti paesi ci sono, accanto ai ministeri del lavoro, dei comi– tati consultivi, in parte nominati dal governo. Essi possono esercitare una influenza notevole sulla politica dei governi, dato che i loro pareri vengono riferiti dalla stampa, vengono pubblicamente discussi e non possono essere ignorati dai ministri. Ora se si dicesse che in Italia àggi ci sono dei " comi– tati consultivi" per le questioni economiche, che i membri di questi comi– tati sono tutti assolutamente in mano a Mussolini, e che tali comitati sono privi di potere se Mussolini non è d'accordo con loro, ciascuno ca– pirebbe subito che tali istituti sono il piu inutile organismo burocratico che ci sia mai stato al mondo. Mussolini pomposamente annuncia che "nello stato corporativo il la– voro non è piu oggetto del sistema economico, ma soggetto," perché nello stato corporativo "la direzione della produzione non è imposta dall'alto, da un organo o da un complesso esterno all'attività produttiva; è imposto dagli stessi gruppi economici, poiché ciascun gruppo economico si esprime attra– verso le corporazioni. La corporazione è lo strumento attraverso il quale la produzione disciplina organicamente se stessa." 4 Nobili sentimenti e belle parole, se non si guarda al funzionamento effettivo degli istituti corporativi fascisti. Se si guarda a questo si possono trarre soltanto due conclusioni: il lavoro nello stato corporativo fascista non ha parte piu attiva di quella che hanno gli animali in una società per la protezione degli animali. 3. Le elezioni totalitarie. Nel 1929 e nel 1934 le organizzazioni di datori di lavoro, lavora– tori e classi professionali posero le basi su cui doveva sorgere la Ca• mera dei fasci e delle corporazioni. Nel regime prefascista, il Parlamen– to italiano consisteva di due camere: il Senato e la Camera dei de– putati. Il Senato era formato da membri scelti dal presidente del Con– siglio e nominati dal Re. Sarebbe la Camera ideale di un regime dittatoriale, dato che rende superflua la Camera elettiva. Nella costituzione fascista esso quindi venne mantenuto. Anche una Camera "elettiva" venne man– tenuta. Se di tanto in tanto Mussolini non si desse la pena di avere delle "elezioni" nazionali o, come sprezzantemente Mussolini le ha chiamate, "ludi cartacei," gli altri paesi civili, che son0 ancora infatuati per una ridi– cola procedura quale quella delle elezioni, avrebbero pensato che la ditta- , ~ Cit. trad. B~blotecaGino Bianco

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