Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 loro governo deve essere basato sul principio della concorrenza dei partiti, cioè sul diritto dei partiti di opposizione di sostituirsi al partito al potere quando questo abbia perso la fiducia della maggioranza del corpo elettorale. Il diritto di mutare il partito al potere perderebbe ogni valore senza essere unito al diritto di cui è investita l'opposizione di criticare il partito al potere. Ciò significa che i partiti di opposizione devono godere della libertà di parola, di stampa e di associazione, e del diritto di riunione. A loro volta queste libertà politiche sarebbero ridotte a una mistificazione se il partito al po– tere avesse il diritto di violare o sopprimere del tutto i diritti dei cittadini, ogni volta che questi cercassero di farne uso per opporsi al partito al po– tere. Quindi, istituti rappresentativi, libertà politiche, diritti personali, for– mano una catena i cui anelli sono inseparabilmente legati insieme. Viceversa, se si accetta il principio dello stato monopartitico o stato " to– talitario," si devono non solo sopprimere o ridurre a una mistificazione gli istituti rappresentativi, ma anche sopprimere le libertà politiche e i diritti personali. Infatti, se al cittadino fosse garantito il diritto di opposizione con tutti i suoi accessori, cioè libertà di parola, di stampa e di associazione, e il diritto di riunione, senza dargli la possibilità di cambiare il partito al potere mediante mezzi legali, questi diritti sfocerebbero nella violenza di una rivo– luzione. E quando siano soppresse le libertà politiche, anche i diritti perso– nali devono essere soppressi o rigorosamente ridotti. Come è possibile sop– primere la libertà di parola, se la libertà di pensiero rimane priva di vincoli? Come si può sopprimere la libertà di stampa, se la libertà di insegnamento rimane intatta? Come si può impedire la formazione di un movimento di opposizione, se la polizia non ha il potere di controllare anche la vita privata di tutti coloro che sono sospettati di essere oppositori? E per sopprimere l'opposizione, quando questa si manifesti, quale metodo piu efficace che spedire gli oppositori in prigione o ridurli alla fame? Gli istituti di uno stato monopartitico non sono divisibili, allo stesso modo di quelli dello stato pluripartitico. Si deve accettare o respingere tutto, nell'uno come nell'altro caso. Sia per la libertà che per la dittatura, si tratta di " prendere o lasciare. " 2. Gli istituti corporativi. Gli istituti della dittatura fascista non sono una novità nella storia. La Francia, sia sotto Napoleone I che sotto Napoleone III, visse sotto isti– tuti dello stesso tipo di quelli dell'Italia fascista. Tuttavia, nell'instaurare i loro sistemi totalitari, le dittature dei tempi andati dovevano preoccu– parsi soltanto di quelle correnti di opposizione che potevano svilupparsi tra i ceti elevati e i ceti medi della società. Sia nelle città che nelle cam– pagne le classi lavoratrici erano politicamente inerti, e per quanto riguar– dava la politica di governo si poteva tranquillamente non tenerne con- BiblotecaGino Bianco

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