Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Capitolo ventiseiesimo La costituzione dello stato totalitario 1. Lo stato a partito unico. Dopo il colpo di stato del gennaio 1925, sino alla fine del 1926, il paese fu mantenuto in un regime di terrore. Durante il i925 e il 1926, la Camera e il Senato (la prima era sgombra ormai di ogni opposizione, e nel secondo solo un· pugno di uomini avevano il coraggio di criticare la nuova legisla– zione) liquidarono la vecchia libera costituzione italiana dando una forma giuridica al regime dittatoriale. I diritti dei cittadini garantiti dalla libera costituzione erano compresi in tre categorie principali: ( 1) diritti personali, cioè, il diritto di habeas corpus, la libertà di pensiero, di fede, di educazione, di lavoro ecc., e il di– ritto di essere giudicati secondo la determinata procedura giuridica; (2) li• bertà di parola, di stampa e di associazione, e il diritto di partecipare a riu– nioni che si svolgano in modo pacifico; (3) il diritto di autogoverno e di rappresentanza politica, cioè il diritto della maggioranza dei cittadini di cambiare attraverso le elezioni gli uomini al potere nell'amministrazione centrale e locale. Quando nel XVIII secolo ebbe inizio il movimento liberale, esso mi– rava ad imporre i diritti della maggioranza dei ceti inferiori contro i pri– vilegi del clero e dell'aristocrazia. Dopo che i privilegi politici di que– ste minoranze furono aboliti, sorse un nuovo pericolo: i partiti al po- .tere potevano sopprimere le libertà delle minoranze. A questo punto la definizione di libertà divenne piu complessa. La dottrina liberale venne a comprendere non soltanto il principio che la maggioranza è investita del diritto di governare, ma anche il principio che la ·minoranza è in– vestita del diritto di dissentire dalla maggioranza. I diritti di coloro che erano al potere venivano limitati dai diritti di coloro che erano all'opposi– zione. Fondamentalmente la libertà politica è il diritto dei cittadini di dis– sentire col partito al potere. È da questo diritto di dissentire col partito al potere che in una libera costituzione sorgono tutti gli altri diritti dei citta– dini: libertà ·di parola, libertà di stampa e di associazione, diritto di riu- BiblotecàGino Bianco

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