Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La marcia su Roma La storiografia fascista chiama quest'opera buffa una "rivoluzione." Che cosa è una rivoluzione? Alla fine del secolo XVIII, la Rivoluzione francese cominciò con un colpo di mano, la presa della Bastiglia, il 14 luglio del 1789; il che fu reso possibile da un ammutinamento delle truppe di Parigi, dai dissensi che para– lizzavano la nobiltà e il clero, il disordine ammini~trativo e la ignavia del re. Questo colpo di mano dette il via a quattro "rivoluzioni" contemporanee, che si aiutarono a vicenda: (1) i contadini dettero fuoco ai castelli feudali e cacciarono o uccisero gli esattori .fiscali; (2) il popolino delle città attaccò le barriere daziarie e le botteghe di generi alimentari; (3) i ceti medi si rifiuta– rono di obbedire alle autorità amministrative; (4) una parte considerevole del- 1' esercito regolare si rifiutò di partecipare alla repressione dei disordini. Du– rante il periodo di "anarchia spontanea" che, dopo la crisi principale del– l'estate 1789, durò per parecchi anni, ebbero luogo numerosi colpi di n1ano o colpi di stato. La conseguenza di tutti questi avvenimenti fu, dopo il 1799, l'emergere di una società controllata dai ceti medi. Nel 1917 la Russia fu il teatro di una "rivoluzione." Milioni di uomi– ni, in rivolta contro la disciplina militare, uccisero i loro ufficiali, fecero ritorno armati ai loro villaggi e si impossessarono della terra, cacciando o uccidendo i vecchi proprietari. Altri gruppi invasero le grosse città, paraliz– zando col loro numero l'azione delle vecchie autorità politiche e ammini– strative. Tutti gli interessi, le abitudini, le ideologie e ìe superstizioni che componevano la vecchia società crollarono al suolo. In mezzo a questo caos sociale, nell'autunno del 1917, emergevano ancora alcuni resti della vecchia struttura. Nell'ottobre del 1917, i bolscevichi, approfittando della condizione creata dalla precedente rivoluzione, si impadronirono del potere con un colpo di mano, spazzando tutti i resti del vecchio regime e iniziando poi la co– struzione di una nuova struttura, militare, amministrativa e sociale, in parte modellata sulla loro ideologia marxista o pseudo-marxista, in parte sotto la pressione di necessità inaspettate. Si deve fare una distinzione tra "colpo di mano" e "rivoluzione." Strettamente parlando, le "rivoluzioni" in Francia del luglio 1830 e del febbraio 1848 furono dei "colpi di mano,'' che ebbero successo per la debo– lezza delle autorità militari e civili, timorose di appoggiarsi sull'esercito e incapàci di agire con la necessaria energia ed intelligenza. Nel settembre del 1870, per la fine del Secondo Impero, in Francia, non fu necessario neppure un "colpo di mano"; alla sconfitta militare si accompagnò il crollo del go– verno, che abdicò senza colpo ferire. La Comune di Parigi ebbe origine da un "colpo di mano" che intendeva essere il principio di una rivoluzione so– ciale, ma rimase un tentativo isolato, e Thiers poté disporre di abbastanza truppe per soffocarla. La rivoluzione repubblicana tedesca e la disintegra– zione della monarchia austro-ungarica nell'autunno del 1918 furono feno– meni paragonabili alla caduta del governo che nel 1870 produsse in Francia la Terza Repubblica._Questi mutamenti di regime si differenziano dalle rivo- 6u oteca Gino Bianco

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