Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacque la dittatura che gli effetti del contraccolpo della guerra si andavano attenuando, il po. polo italiano si avviava a guarigione dopo la "nevrastenia del dopoguerra." 15 Ma le autorità militari con l'armare i fascisti, la polizia e la magistratura assicurando loro l'impunità, impedirono al popolo italiano di ritrovare per processo spontaneo la via della salvezza. Esso non fu pacificato per mezzo della ragione; esso fu sottoposto al ferro e al fuoco. Il fascismo non signi– ficò affatto la medicina contro la malattia bolscevica; esso fu una nuova ed ancor piu terrificante malattia - la guerra civile - che si sostituf all'esal– tazione rivoluzionaria, quando questa volgeva già al tramonto; o era piut– tosto una fase nuova ed ancor piu terrificante di quella stessa malattia di cui piu o meno soffrivano tutti i paesi: la nevrastenia del dopoguerra. Il secondo punto è che quando si pone la questione s·e un movimento fascista sia possibile o desiderabile in altri paesi, si va avanti confondendo il fascismo con un qualsiasi movimento di resistenza e di pura conservazione. Perché un movimento di resistenza diventi un movimento fascista, sono necessarie due condizioni. In primo luogo occorrerebbe che i conservatori si mettessero sulla via dell'illegalismo e dello spargimento di sangue; in secondo luogo dovrebbero trovare un numero sufficiente di alte autorità militari, di esponenti della polizia e della magistratura, che, perduto del tutto il senso del diritto e dell'onore, siano disposti ad impiegare a favore delle classi agiate contro le classi lavoratrici quella potestà imparziale che la legge ha affidato loro. Sinché non esistano queste due condizioni, parlare di fascismo per qualsiasi movimento conservatore è cosa priva di senso. 3. Il segreto della vittoria fascista. Se non si tiene nel debito conto l'azione di connivenza della polizia, della magistratura e soprattutto delle autorità militari a favore delle attività fasciste, tutta la storia del fascismo diventa incomprensibile, e la sua vit– toria un puro miracolo. Siccome questo è un punto cruciale, è essenziale che il lettore abbia di fronte le prove evidenti di questa connivenza. Umberto F. Banchelli cosf scrive a p. r5 di Le memorie di un fasc'ista: Il fascismo, è bene confessarlo, poteva svilupparsi ed avere il braccio semilibero, perché in molti funzionari ed ufficiali della Benemerita e di altre armi, esso trovava cuori 15 G. PREZZOLINI, Le Fascisme, Paris, Bossard, 1925, p. 236: " Il fascismo fu piuttosto l'effetto che non la causa del dissolvimento del comunismo in Italia; solo nella politica sem– brare è piu importante che essere. " Prezzolini è piuttosto filofascista e fa luce su alcuni punti oscuri. Anche lo scrittore inglese Pelham H. Box, a cui si deve uno dei piu penetranti studi sulle origini del fascismo, dice chiaramente che. " il comunismo rivoluzionario era già sconfitto dal buon senso del popolo italiano, prima che i fascisti trionfanti piombassero sulle sue forze scompaginate. " (Three Masters Builders, London, Jarrolds, 1925, prefazione e pp. 18- 19.) A sostegno di questo giudizio, che è essenziale per intendere veramente 'il fascismo, si veda anche E. A. MowRER, Immortal Italy, pp. 343-347; M. M1ss1ROLI, Il fascismo e la crisi italiana, p. 14; L. FABBRI La controrivoluzione preventiva, cit., p. 19; C. DEGLI OccHr, Che cosa ho pensato del fascis'mo mentre ero "popolare," Bologna, Cappelli, 1923, p. 21. 43 iblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=