Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 finiscano ques.ti raduni - che altro era se non un deliberato incitamento alla violenza, sapendo perfettamente in anticipo quello che sarebbe accaduto? Pochi giorni dopo, il 25 settembre, il deputato Di Vagno venne ucciso a Mola di Bari da una banda di sedici fascisti che lo aggredirono a colpi di revolver poco fuori la città, mentre del tutto inerme stava passeggiando con un amico. 16 Poco prima Di Vagno aveva tenuto un discorso ai contadini; non c'erano stati disordini e non si era verificato nessun atto di violenza che potesse giustificare una rappresaglia. L'imboscata fu premeditata e com– piuta a sangue freddo. Gli assassini erano conosciuti da tutti, ma nessuno di loro venne arrestato: si limitarono ad andarsene a stare da un'altra parte. Italo Balbo, che nel settembre del 1921 guidò la colonna proveniente · da Ferrara nella "marcia su Ravenna," in un discorso a Milano, il 23 aprile 192 3, disse: Fu nel settembre del 1921, che lo squadrismo fascista di difesa prese una regola– rissima forma militare (...). Il 12 settembre, annìversario della marcia di Ronchi, tremila fascisti in camicia nera entravano polverosi in Ravenna (...). Era quello un piccolo eser- cito che aveva marciato per tre giorni sulle vie polverose (...). A Ravenna il 12 settembre del '21 le prime· camicie nere lanciarono lo stesso grido che s'alzò a Napoli il 24 ottobre dell'anno dopo: "A Roma, a Roma! " (...) L'esperimento era riuscito completamente. Lo squadrismo voteva trasformarsi da fenomeno locale in fenomeno nazionale. 17 L'idea di una "marcia su Roma" proveniva da D'Annunzio, e risa– liva alla fine del 1919, quando era a Fiume. A quel tempo Mussolini non pensava che un'impresa del genere avrebbe avuto successo. 18 Diciotto mesi piu tardi, il 31 maggio del 1921, ecco quanto scriveva sul suo giornale: Sin da questo momento i fascisti di tutto il Lazio, dell'Umbria, dell'Abruzzo, della Toscana, della Campania sono moralmente e materialmente impegnati a concentrarsi a Roma al primo appello che sarà lanciato dagli organi direttivi del nostro movimento. 19 Quello che fu poi il colpo di stato dell'ottobre 1922, originariamente era stato fissato per il novembre del 1921. Con il pretesto di celebrare l'anni– versario della vittoria italiana (4 novembre), un gran numero di fascisti do– veva raccogliersi a Roma; sarebbe stato presente D'Annunzio, il q4ale avreb– be dovuto tenere un discorso memorabile e mettersi poi alla testa dei fascisti . per congedare i ministri e proclamarsi dittatore. Ma all'ultimo momento il poeta non si fece vedere. Bonomi lo aveva corrotto con una forte somma di cui doveva servirsi per soccorrere i veterani fiumani. D'Annunzio che era il veterano piu eminente si tenne per sé tutto il denaro. I fascisti si rac– colsero in Roma senza il leader previsto, e commisero eccessi di ogni genere finché non vennero cacciati dai quartieri popolari della città dopo violenti scontri per le strade. , 16 " Corriere della Sera, " 27 settembre r 921. 17 "Popofo d'Italia," 24 aprile 1923. 18 Verdetto della Commissione arbitrale della associazione giornalisti lombardi, febbraio r920, nel " Secolo, " 14 febbraio 1920. 19 " Popolo d'Italia. " BiblotecaGino Bianco

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