Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il drago rosso e la camicia nera scata del giorno prima: rifiutò di nuovo. Gli spararono e rimase ucciso. Un contadino, tale Gherardi, colpevole di essere il fratello di un "comunista," fu colpito da uno sparo e ucciso mentre cercava di fuggire. I fascisti di Arezzo avevano portato con loro a Foiano come prigioniero un socialista, ex-deputato, Bernardini, direttore del giornale socialista di Arezzo. Sotto minaccia di mor– te, il prigioniero fu obbligato a pronunciare dal balcone di una casa un discor~ so contro le " violenze socialiste, " mentre nella strada di sotto una folla di fascisti schiamazzava e .fischiava. Grazie a questo atto di vigliaccheria, che disonora i suoi carcerieri non meno di lui, gli fu risparmiata la vita. Quando si furono stancati di tormentare la popolazione di Foiano, i fa– scisti ritornarono sul luogo dell'agguato del giorno prima. Venne ferito gra– vemente il contadino Caciolli; due altri contadini, feriti mentre fuggivano,· non furono ritrovati; probabilmente le loro ferite non erano gravi ed essi riu– scirono a nascondersi. Ma tutto questo non bastava. Nella notte, verso la una, i fascisti ritornarono sul luogo; saccheggiarono una per una le case co– loniche, terrorizzando donne, bambini e vecchi, e riducendo altre case a un · mucchio di rovine fumanti. Una donna, Luisa Bracciali, che era accusata di aver ferito un fascista con un forcone durante l'agguato, fu trovata in casa e uccisa a revolverate. Il contadino Nocciolini fu ucciso mentre cercava di scap– pare. Un altro contadino, Alfredo Rampi, sentendo dire che i fascisti erano sulle sue tracce, si uccise. Le operazioni continuarono anche per tutto il giorno dopo, 19 aprile. La casa del sindaco Nucci, che era fuggito, fu invasa e incendiata. Il circolo comu– nista di Bettolle fu sac-cheggiato e bruciato. Da ultimo i fascisti riunirono in modo " spontaneo " un gruppo di contadini, ne presero i nomi e dichiararono fondato il Fascio di Foiano. In tal modo, dopo avere convertito i "comunisti " di Foiano alla "fede nazionale," i fascisti, gloriosi e trionfanti, abbandona– rono il teatro della loro vittoria. Non occorre dire che le autorità civili e militari si fecero notare per la loro assenza. Esse erano occupate a "scovare i comunisti" che si erano na– scosti nella campagna intorno a Foiano. I colpevoli della "imboscata," che non furono uccisi durante le rappresaglie, furono condannati, quattro a tren– t'anni di carcere, tre a venticinque anni, due a vent'anni, sei a dieci anni, e tre a pene dai sette ai dieci anni. 14 Nessuno dei fascisti che presero parte alle 1 operazioni descritte ebbe a subire alcunché di nulla. 115 Ci sono due fatti fondamentali che si devono tenere presenti se si vuole comprendere la vittoria fascista. Il primo è che il movimento fascista - non il movimento scarsamente organizzato, ultrarivoluzionario e poco efficiente del 1919-20, ma il movimento antisindacale, ben organizzato e del tutto effi– ciente del 1921 - cominciò a svilupparsi proprio mentre nel paese l'agitazione u " Corriere della Sera, " I 3 dicembre 1924. 111 Nella narrazione dei fatti, abbiamo seguito la versione data dal " Corriere della Sera, " 13, 19 e 20 aprile 19121. Non ci siamo serviti di giornali antifascisti, perché si sarebbero po– tuti sospettare di esagerazione, dati gli atroci particolari in essi riportati. 547 ibloteca G1no Bianco

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