Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Capitolo diciottesimo La reazione " antibolscevica " Nell'agosto e settembre del 1920, una commissione di delegati del partito socialista italiano, della Confederazione del lavoro e del movimento italiano cooperativo si recò in visita in Russia alla scoperta -della terra promessa. Anche nei particolari pratici, la delegazione italiana dimostrò la sua comprensione e solidarietà. Avevano portato con sé un centinaio di enormi casse piene di cibarie - roba in scatola, riso, olio, zucchero, ecc. - medicine, sapone, aghi per le cooperative di sarti, e altri generi di cui c'era gran bisogno. Bisognava aver visto le sofferenze del popolo russo per capire quanto fossero apprezzati questi aiuti. Delle molte delegazioni che si recarono in Russia in questo e nei periodi seguenti, le sole che dimostrarono in questo modo la loro fraterna solidarietà furono la italiana e la svedese. 1 Quando vennero in discussione i modi e i mezzi per attuare una rivolu– zione sociale in Italia, si manifestò un vivo dissenso tra Serrati, leader dei massimalisti italiani e che come direttore dell'Avanti! era la persona piu in– fluente che ci fosse nel partito socialista, e Lenin e Zinoviev, presidente della Internazionale comunista. Lenin aveva già risolto il problema sin dall'autunno del 1919 con la lettera pubblicata allora dall'Avanti! 2 : bisognava espellere dal partito socialista Turati e gli altri opportunisti del gruppo parlamentare. Nel maggio del 1920, sviluppò in modo piu pieno questo concetto in un libretto La malattia infantile del comunismo, in cui non soltanto si accusano i socia– listi di destra di aver tradito 11 proletariato, ma si accusa il partito socialista italiano di "incoerenza" per essersi rifiutato di espellere Turati e i suoi com– pagni.3 Naturalmente Zinoviev era d'accordo con Lenin. Sia l'uno che l'altro erano come quel dottore che curava gli ammalati rimanendo nella strada, fa– cendoli venire alla finestra a mostrar la lingua, e prescrivendo a distanza la medicina. Serrati sapeva che era impossibile espellere Turati e i suoi compagni dal partito socialista senza creare una profonda frattura non soltanto all'in– terno del partito ma anche all'interno dei sindacati; la Confederazione del 1 A. BALAB.ANOFF, My Life as a Rebel, cit., p. 262. 2 Vedi Cap. XV, p. 494. 3 LENIN, La maladie infantile du Commimisme, Paris, Bibliotheque Communiste, 1920, pp. 78, I 3 l sgg, BiblotecaGino Bianco

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