Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 comandanti militari che avevano il comando dei reggimenti po~ti tra Fiume e Roma, erano fedeli a D'Annunzio e pronti a marciare su Roma; i deputati repubblicani e alcuni deputati socialisti erano d'accordo; la organizzazione segreta che doveva organizzare la marcia su Roma si chiamava "Sagra Lam– pa." Gli altri partecipanti sostennero che il movimento non poteva riuscire senza l'appoggio della Confederazione generale del lavoro. Giulietti si inca– ricò di tastare il terreno. Uno dei leaders della Confederazione era d'accordo, ma gli altri rifiutarono. In tal modo la " Sagra Lampa " fu spenta. 4 Ma D'Annunzio non si scoraggiò per questo. Tra il 26 e il 29 giugno 1920, ad Ancona i soldati si rifiutarono di partire per l'Albania. Il 28 giugno, un emis– sario di D'Annunzio:, il tenente Claudio Mariani, si recò ad Ancona latore di • messaggi di D'Annunzio, del generale Ceccherini e del maggiore Santini, con cui D'Annunzio mettev!l a disposizione dei soldati rivoltosi "tutte le forze comuniste (sic) di Fiume." 5 A Firenze nel 1920, un ufficiale del 70° regg. fanteria, che si diceva anar– chico e agente segreto dell'Inghilterra, offrf dei fondi agli anarchici per il loro giornale. Il Grido della Rivolta. Gli anarchici lo sorvegliarono, e scoprirono che era una spia del governo. Sempre a Firenze, poco tempo dopo, un uffi– ciale superiore della divisione di Firenze offrf la propria collaborazione per attuare un colpo di mano contro alcune caserme. Gli anarchici, sospettando un tranello, non ne fecero di nulla. 6 In quegli anni si parlò molto di una formidabile azione di propaganda svolta in tutta Italia da agenti del bolscevismo russo. Fantasie eccitate videro ovunque sinistri agenti bolscevichi. Senza dubbio in Italia come altrove il go– verno russo inviò un certo numero di agenti; ma è difficile valutare la esten– sione precisa delle ramificazioni russe. In ogni modo, uno dei piu attivi agenti bolscevichi, tale Ferrari, che parlava diverse lingue, aveva a disposi– zione fondi enormi, ed era in intimi rapporti con Serrati, formò l'oggetto di una interrogazione alla Camera del deputato nazionalista Federzoni. Perché il governo lasciava in circolazione questo pericoloso bolscevico? Il governo non dette nessuna risposta; ma un bel giorno i socialisti scoprirono che que– sto pericolosissimo bolscevico era un agente segreto della polizia italiana. Quale che sia stata l'autentica propaganda bolscevica in Italia, ci fu anche un "bolscevismo" strombazzato, sia perché fabbricato apposta dalla polizia per spiare il "bolscevismo" autentico, sia perché uomini come D'Annunzio pro– vocavano pretesti per la reazione militare. Mussolini, che doveva attribuire a se stesso e ai suoi fascisti il merito di • • 4 Chi scrive ebbe notizia di tali manovre da uno dei partecipanti alla riunione. Venne avv1cmato anche Malatesta (A. BORGHI, L'Italia tra due Crispi, Paris, Libreria Internazionale, r924, p. 103). 6 "Uman,ità Nuova," r luglio 1920; citato da A. BORGHI, L'Italia tra due Crispi, cit., p. 234, n. 1. • • 6 Ebbi l'informazione da Camillo Berneri, l'anarchico che venne assassinato dai comu· msb a Barcellona nel 1938, e che nel 1920 era studente all'Università di Firenze. 508 ·. BiblotecaGino Bianco

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