Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il " bolsce11ismo " italiano nel 1920 delle loro illusioni ideologiche, queste erano le amare realtà! Socialisti e anar– chici di tutte le scuole non se ne accorgevano e continuavano a pestare l'acqua in un mortaio. Data la situazione italiana, e data la sua mentalità individualistica e anti– dittatoriale, Malatesta era destinato a versare olio sul fuoco delle inquietudini italiane, senza accrescere minimamente le probabilità di una rivoluzione so– ciale. Il movimento anarchico divenne piu aggressivo, ma non piu efficace. Piu spesso di prima i comizi si concludevano in un conflitto tra folla e poli– zia, con morti e feriti. Nel settembre del 1919, a Milano, gli anarchici com– misero alcuni atti di violenza con delle bombe. Nel 1920 l'uso di servirsi delle bombe per compiere attentati si moltiplicò. Chiunque voleva munirsi di bombe non aveva da fare altro che raggiungere la piu prossima linea dove era stato il fronte, e raccogliervi gli ordigni inesplosi che le autorità militari con crimi– nale negligenza vi avevano lasciato al momento della smobilitazione. Quando avvenivano scontri con la polizia o attentati dinamitardi, i mas– simalisti si affrettavano a deplorare la " irresponsabilità " degli anarchici, ciò che era causa di scoraggiamento tra le file dell'esercito rivoluzionario. Il 5 aprile, in uno scontro provocato dagli anarchici a Decima di Persiceto, vicino a Bologna, vi furono nove morti, e durante gli scioperi di protesta dei giorni seguenti, a cui in molte provincie parteciparono anche i ferrovieri, si ebbero sei morti a Modena, ed oltre trenta feriti ad Andria. La direzione nazionale del partito socialista si rifiutò di proclamare uno sciopero di protesta nazionale. Gli anarchici accusarono i massimalisti di tra– dire il proletariato. Nel numero del 10 aprile 1920, l'Avanti! ebbe uno sprazzo di buon senso: Bando alle parole. Chi le fa le parole? Ci vogliono armi. Le avete? Dove sono? Per– ché non le usate? Perché voi, che non siete parolai, non avete compiuto un fatto solo nella storia di questi ultimi anni? Parole? ... Oh I si'.,si'., parole. I massimalisti vedevano la trave negli occhi degli anarchici, ma non nei propn. Nel tempo che "governava" Fiume, D'Annunzio cercava di provocare disordini o di approfittare di quei disordini spontanei che si verificavano ovun– que. Malatesta poté raggiungere l'Italia grazie all'aiuto ricevuto dal segre– tario genera,le del sindacato lavoratori del mare, Giulietti, che operava di pie– no accordo con D'Annunzio. Il 26 ottobre 1920, l'Avanti! usciva con la se– guente affermazione di oscuro significato: Chi non ricorda che vi fu un tempo in cui D' Ap.nunzio, giovandosi anche della ro– mantica dabbenaggine di qualche organizzatore, tentò di presentarsi alle classi operaie come il campione dell'antimperialismo e della repubblica sociale, tenne dei discorsi di sapore bol– scevico, e si interessò perfino ... di scioperi ferroviari in Italia? Siamo in grado di fare un po' di luce su queste parole. Ai primi del 1920, si tenne a Firenze una riunione segreta. Giulietti annunciò che tutti i BiblotecaGinoBianco

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