Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 Se non governa il Gabinetto, governano gli uffici i quali non muoiono e non muta– no. (...) Perciò non è vero che lo Stato sia debole: è fortissimo e diventa sempre piu forte; la verità è che certi poteri dello Stato sono straordinariamente indeboliti di fronte a certi altri.14 Per clecreto-legge si stanziarono 3,3 miliardi di lire per opere pubbliche onde evitare la disoccupazione (17 novembre 1918), e si istituf l'assicurazione contro la vecchiaia (5 gennaio 1919) e contro la disoccupazione (14 ottobre 1919). Il sistema fiscale fu radicalmente riformato per mezzo di decreti-legge. Gli effetti non si potevano vedere subito, perché per porre in atto i nuovi provvedimenti doveva esser creata la macchina amministrativa. 15 Le entrate, che per il bilancio del 1918-19 erano state di 9,6 miliardi di lire, salirono a ~ 15,2 miliardi nel 1919-20, e 18,8 miliardi nel 1920-21. 16 Il prestito nazionale del gennaio 1920, che rese 18 miliardi di lire - somma enorme per l'Italia - fn lanciato con un decreto-legge. La riorganizzazione delle forze per il mantenimento dell'ordine pubblico venne effettuata per mezzo di decreti– legge. Come si è visto, alla fine della guerra, i carabinieri erano ridotti a 28.000 uomini; nel giugno del 1920 il loro numero era salito a 60.000; inoltre, era stato cre·ato un nuovo corpo ausiliario di polizia, la "Guardia Regia," che nel giugno del 1920, contava 25.000 uomini. 17 Un deputato socialista, che di mestiere faceva il carrettiere, si conquistò grande popolarità interrompendo i discorsi dei ministri, a proposito e a sproposito, gridando: "Sciogliete la Gu~rdia Regia. " La Guardia Regia continuò ad aumentare il suo organico. Ma una volta che si è detto tutto questo, rimane il fatto che, in seguito alle elezioni del novembre 1919, il Parlamento era diventato un organismo paraliz– zato. Esso rappresentava perfettamente il paese, perché era stato eletto libera– mente mediante un sistema che lo faceva specchio esatto del paese; ma era stato eletto in un periodo anormale, e quindi funzionava in modo anormale. Una situazione di questo genere non poteva continuare in eterno. O il Par– lamento svolgeva i suoi doveri legislativi, o sarebbe stato eliminato dal sistema politico italiano come un organo inutile, se non nocivo. 502 14 La crisi ministeriale e la Costituzione, in "La Rivoluzione Liberale, " 19 febbraio 1922. 16 E. FLORES, Eredità di g1ierra, Napoli, Ceccoli, 1925, pp. 129 sgg. 16 R. BACHI, L'Italia economica nel 1921, cit., pp. 258 sgg. 17 V. NITTI, L'opera di Nitti, cit., p. 165. BiblotecaGino Bianco

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