Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La paralisi padamentare furono in Italia otto morti, di cui due tra la polizia, e n1olti feriti. Gli inci– denti piu seri si ebbero a Mantova. Qui, il 3 dicembre, qualche centinaio di estremisti e di anarchici, sventolando una bandiera sulla quale era scritto il nome di Spartaco, appiccarono il fuoco alla stazione ferroviaria, forzarono la porta delle carceri liberando i prigionieri e impossessandosi dei fucili delle guardie, saccheggiarono un negozio di armi e varie botteghe. Alla fine della giornata si contavano cinque morti, tra i quali un soldato e una donna. Ma la " grande ora " non scoccò neppure in questa occasione. Il pome– riggio del 3 dicembre, la Confederazione del lavoro ebbe il sopravvento sulla direzione del partito socialista, e insieme invitarono partito e sindacati in tutta Italia a riprendere il lavoro per il giorno dopo, tenendosi però pronti " a rintuzzare efficacemente dovunque ogni velleità reazionaria dei militaristi professionali." 3 Il 4 dicembre, la Camera del lavoro di Mantova condannava " i criminali e ladri " autori degli incidenti del giorno prima, ma :in un nuovo scontro con la polizia gli insorti ebbero due morti. Il 5 dicembre l'agitazione era cessata ovunque; ancora una volta lo sciopero generale, che non si svilup– pava mai in un decisivo movimento rivoluzionario, si lasciò dietro un certo numero di morti e un immenso ed inutile spreco di energia. Dopo queste giornate, "liberali, " nazionalisti e fascisti poterono fare uso di un formidabile motivo di propaganda contro i "bolscevichi." Sin dal– l'aprile del r9r9 ufficiali in uniforme, violando i doveri imposti dalla disci– plina militare, avevano partecipato a molte dimostrazioni politiche, e qua e là socialisti ed anarchici erano stati malmenati da ufficiali in divisa. Ma era– no fatti sporadici, ai quali non veniva data importanza alcuna. Il r dicembre, duemila ufficiali in uniforme parteciparono alla dimostrazione monarchica di Roma, e durante lo sciopero generale dei giorni seguenti, in ogni parte d'Ita– lia molti ufficiali furono aggrediti. A Torino, un colonnello fu ferito tanto gravemente che in seguito morL "Liberali, " nazionalisti e fascisti non ave– vano mai levato la voce contro lo scandalo degli ufficiali che partecipavano alle dimostrazioni politiche di piazza, anzi di fatto era uno scandalo che in– coraggiavano; ma adesso cominciarono a protestare rumorosamente tutte le volte che qualche ufficiale si trovava coinvolto in disgraziati incidenti, e la loro propaganda cadde su di un terreno fertile, grazie alla cecità di estremisti ed anarchici, che aggredivano e maltrattavano gli ufficiali anche nei casi in cui questi se ne andavano pacificamente per gli affari loro. Inutilmente continuarono a sognare ad occhi aperti. L'Avanti! del 5 di– cembre scriveva: La trasformazione psicologica delle masse, alla vigilia degli inevitabili avvenimenti che la guerra ha accelerati, si compie con rapidità tale 'che noi potremmo anche essere tra– volti dallo improvviso erompere dei fatti nuovi, imprevisti ed imprevedibili, dipendenti da elementi assolutamente imponderabili. 3 "Avanti!," 4 dicembre 1919. 493 BiblotecaGino Bianco

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