Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 Confederazione del lavoro, dopo essersi uniti ai massimalisti nell'organizzare il bluff di uno sciopero di due giorni che in realtà era solo di un giorno, ram– mentarono ai loro iscritti che lo sciopero doveva essere " calmo e tranquillo, " che doveva avere "soltanto valore di affermazione e nulla piu" e quindi "nessun carattere rivoluzionario e nessun trionfo di idee massimaliste, la cui realizzazione è follia sperare ora in Italia " e che non si sarebbe permesso agli "elementi piu estremi" di prolungare lo sciopero. 22 La stessa dire– zione nazionale del partito socialista esortò tutti i compagni a "non ac– cettare provocazioni di sorta, " " infrenare le generose impazienze che, in questa ora, non potrebbero avere che infeconde e tragiche conseguenze," e contentarsi al pensiero che lo sciopero sarebbe servito a difendere " le • possibilità rivoluzionarie in tutta Europa e specialmente in Italia ... " 23 Una nuova doccia fredda cadde sulla testa degli estremisti quando l'esecu– tivo nazionale del sindacato ferrovieri revocò la decisione di partecipare allo sciopero, senza dare di questo inaspettato cambiamento nessuna ragione precisa; e il colpo finale giunse dalla Confederazione generale del lavoro fran– cese, che il 19 luglio "sospese" lo sciopero. La "manifestazione generale" del 20 e ·21 luglio si ridusse cosf a una serie di scioperi slegati e inconcludenti, e qua e là ad alcuni atti di violenza. Lo sciopero falH specialmente tra i fer– rovieri e tra i postelegrafonici. Tutto questo non impedf al comunista Bom– bacci (che piu tardi si mise al servizio del governo fascista) di annunciare " la vittoria imminente del proletariato. " 24 Chi trasse profitto dalla " manifestazione generale " fu Nitti. Avendo fronteggiato saldamente anche questo temporale, il 22 luglio alla Camera fu salutato con applausi, e inoltre al- Senato, che era composto nella sua grande maggioranza di vecchi conservatori, ricevette un voto di fiducia da tutti i 102 senatori presentì, il 26 luglio, tra applausi continui ed entusiastici. I moti per il caro-viveri dei primi dieci giorni di luglio, e lo sfortunato sciopero generale del 20 e del 21 lasciarono la classe lavoratrice con un senso di delusione e di stanchezza; in quel mese svanirono molte speranze e molti entusiasmi. Avendo sprecato la loro forza in questi movimenti, i lavoratori si trovarono nella posizione di non poter fare nessuna protesta quando sa– rebbe stato il momento buono. La domenica 3 agosto 1919, a Trieste, 1.600 · ragazzi e ragazze i cui genitori erano iscritti ai sindacati socialisti, fecero una gita in campagna. La sera, facendo ritorno in città, il corteo fu fermato da un gruppo di poliziotti che volevano impedir loro di proseguire; ne nacque una confusione. Uomini e donne protestavano, gridavano, lanciavano insulti; i bambini piangevano. Per intimidire la folla, la polizia cominciò a sparare in aria. Non vi fu nessun ferito. La mattina dopo scoppiò uno sciopero generale di protesta. Nel pomeriggio, in una riunione alla Camera del lavoro, i capi 22 " Corrière della Sera, " 1 s luglio 1919. 23 "Avanti!," 17 luglio 1919. 2• " Corriere della sera, " 22 luglio 1919. ,. BiblotecaGino Bianco

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