Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 lo sciopero generale che si era già iniziato prima che venisse proclamato, adesso fu proclamato. Nel frattempo eran cominciate le "requisizioni" nei negozi, e le merci che non erano andate distrutte o non eran finite nelle case dei "requisitori" venivano portate alla Camera del lavoro, che si trovò im– provvisamente carica di formaggio, pezze di stoffa, scarpe, fiaschi di v'ino, pro– sciutti, e un ammasso confuso di ogni ben di Dio. Alle 18, il segretario della Camera del lavoro si recò dal prefetto, non per dirgli che si considerasse di– messo dalla carica e che era cominciata " la dittatura del proletariato, " ma per consultarsi con lui circa la nomina "di una commissione che studierà il mez– zo migliore (...) per disciplinare il movimento. " 3 Il giorno seguente, 4 luglio, il giornale massimalista pubblicò un articolo trionfale: È giunta l'ora non delle mezze misure ma delle energiche e radicali decisioni. Intenda dunque chi deve... La dittatura del proletariato dimostra alla prova dei fatti quale e quanta sia la sua efficacia. (...) L'azione diretta ha trionfato. (...) Avanti! Avanti! Per il Co– munismo! 4 Il giornale conservatore usd con sei colonne dedicate ai fatti del giorno prima, sotto un enorme titolo di testa che diceva: "Ieri, a Firenze, è accaduto l'inevitabile." 5 Erano già due anni che il giornale aveva previsto questo "ine– vitabile"; la colpa era della "organizzazione affaristica" che spremeva il sangue al popolo italiano; il giornale esprimeva la propria soddisfazione per il movimento che, si diceva, " si è svolto con una certa disciplina e serietà, salvo, naturalmente, alcuni casi isolati che sono del resto inevitabili nelle som– mosse di carattere popolare per l'intromissione di torbidi elementi"; ma quello che contava era che la Camera del lavoro si fosse assunta la responsa– bilità delle "requisizioni," "la Camera del lavoro non deve dimenticare che avendo essa presa la responsabilità di un movimento di requisizione, il suo dovere è di provvedere che esso non diventi un saccheggio. " 6 La Camera del lavoro faceva tutto il possibile per mettere un po' d'ordine in quel caos. Alle ore nove, la commissione nominata il giorno prima d'ac– cordo col prefetto e composta dei rappresentanti di tutte le organizzazioni di lavoratori, da quelle del partito socialista a quelle dirette dai sindacalisti rivo– luzionari e dagli anarchici, si riunf alla Camera del lavoro. Dato che lo scio– pero procedeva senza il permesso di nessuno, la commissione decise che lo sciopero venisse continuato, ma non vi partecipassero gli operai della luce, del gas, degli altri servizi pubblici nonché gli infermieri; inoltre i negozianti avrebbero ricevuto degli avvisi a cura della Camera del lavoro e da attaccarsi alle porte dei negozi, dove si informava il pubblico che i negozi erano " a di– sposizione della Camera del lavoro" 7 ; nessuno avrebbe potuto operare requi- 3 Ibidem. • " La Difesa, " 4 luglio 191 9. 6 " La Nazione, " 4 luglio 1919. 8 Ibidem. 7 " La Nazione, " 6 luglio 19 1 9. BiblotecaGino Bianco

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