Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 rarono autisti, sorveglianti, facchini, impiegati postali, operatori telegrafici e telefonici, elettricisti. Furono esplose delle bombe a Washington, Boston e New York. In luglio, uno sciopero dei lavoratori del porto tenne fermi 500 piroscafi a New York, e 700 negli altri porti. A Chicago scioperarono 30.000 lavoratori edili. Boston fu paralizzata da uno sciopero della ferrovia sotterranea e dei tram. In agosto venne bloccato tutto il traffico ferroviario tra New York e Boston. In Italia, uno sciopero delle forze di polizia non fu mai né minacciato né tentato. Ai primi di agosto, il presidente del Consiglio, Nitti, ricevette " una notifica a mano di usciere, in cui era contenuto l'invito da parte delle guardie carcerarie di provvedere ai miglioramenti richiesti dalla classe " 1; ciò fu considerato uno scandalo intollerabile. La differenza fondamentale tra i disordini che ebbero luogo in Italia e quelli degli altri paesi nasce dal fatto che negli altri paesi, e in Inghilterra specialmente, la stampa attenuava le cose o non ne parlava affatto, mentre la stampa italiana dedicava a questi fatti uno spazio enorme, creando con ciò maggiore eccitazione e maggiori preoccu– pazioni. In politica quello che conta specialmente non è quello che realmente accade, ma quello che la gente crede che accada. La stampa italiana fu sempre piu chiassosa della stampa degli altri paesi, dando in tal modo l'impressione di una eccitazione mag– giore, e creando veramente uno stato di eccitazione, anche quando ciò si sarebbe potuto evitare facendo uso delle notizie con maggiore cautela. II Dal libro del generale Giardino, Piccole faci nella bufera, 2 si apprende che il complotto di cui si parlò nel giugno del 1919, e le altre "famose congiure," furono " inventate " per " diffamare capi militari, non esclusi principi del sangue," e che egli fu " sottoposto in varii periodi a sorveglianza e a pedinamento " da parte della polizia. Ma Giardino nel suo libro non si diffonde " su queste porcherie, " e afferma soltanto che si sente " di tutto questo sommamente onorato, " e che " cambiato l'indi– rizzo politico, risultò in inchieste ufficiali (...) come si inventassero e quale sudicio arnese di polizia ne fosse il principale inventore. " Apprendiamo in ogni modo che " in varii periodi" venne sorvegliato. Se non ci fossero state gravi ragioni di sospetto contro un uomo che era un capo dell'esercito, già ministro della Guerra, e senatore, perché mai la polizia avrebbe perso il suo tempo con lui? E se questi sospetti erano fondati, era naturale che le indagini venissero affidate agli agenti di polizia. Quindi è difficile comprendere il disprezzo di Giardino verso uomini che facevano soltanto il loro dovere, e senza l'opera dei quali nessun governo può andare avanti. I " principi del sangue, " di cui parla Giardino, erano " un principe del sangue, " il Duca d'Aosta, cugino del Re. Vedremo come veramente egli abbia avuto una parte nella congiura militare che doveva condurre al colpo di stato dell'ottobre 1922. 1 " Corriere della Sera, " 3 agosto 191 9. 2 Milano, Mondadori, 1924, p. 50. BiblotecaGino Bianco

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