Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 minacciarono di morte " i barbari sfruttatori dei difensori della patria, " e si minacciò di far vendetta contro "magistrati, giudici, questurini, avvocati, complici dei barbari proprietari di case," impedendo che si tenesse l'asta, invitando gli altri affittuari a pagare solo metà del prezzo di affitto, inva– dendo l'aula della corte al canto di "Fratelli d'Italia, l'Italia si è desta." A Napoli, il 28 giugno, i contadini si rifiutarono di portare i loro pro– dotti in città, non intendendo accettare i prezzi stabiliti dal municipio. Per– .fino i preti scioperarono; a Loreto, il r maggio, sei preti si rifiutarono di celebrare la Messa, non avendo ricevuto l'aumento di salario richiesto, e fu– rono congedati, ma fecero " immediata sottomissione ": quindi vi fu un esem– pio di sciopero, serrata e vittoria dei datori di lavoro. 11 Uno sciopero di preti • ebbe luogo anche a Prato, senza che i giornali che ne davano la notizia ne spiegassero il motivo. 12 A Napoli, il r luglio, 200 preti inviarono una lettera ai giornali minacciando uno sciopero, perché con lo stipendio di 200 lire men– sili non potevano piu vivere; la lettera diceva: "Ne abbiamo abbastanza. La fame fa uscire il lupo del bosco." 13 Chi voglia rendersi completamente conto della situazione, deve tener presente che, mentre i dati relativi agli scioperi economici nelle industrie e nell'agricoltura si possono considerare completi, gli scioperi di solidarietà e gli scioperi parziali o generali promossi per ragioni politiche non erano presi in considerazione dalle statistiche ufficiali. I due quotidiani milanesi dai quali abbiamo tratto le notizie relative agli scioperi politici e di solidarietà forniscono una cronaca abbastanza diligente per l'Italia settentrionale, ma non si occupano dei fatti dell'Italia centrale e meridionale, a meno che questi non siano di particolare gravità. Perciò l'agitazione nel paese era anche maggiore di quanto non ci portino a credere i dati che abbiamo raccolto. In questi fatti del giugno r9r9, anche piu che in quelli dell'aprile pre– cedente, vengono chiaramente alla luce molti dei tratti caratteristici destinati a ripetersi continuamente negli anni seguenti. r) Ogni volta che i nazionalisti, i fascisti, i futuristi e gli "arditi" attaccavano i centri di comando delle istituzioni socialiste, la polizia conce– deva loro via libera. Tale pratica era illegale e immorale; ma durante i comizi socialisti e nelle dimostrazioni di piazza c'era sempre qualcuno che attaccava la polizia a colpi di pietra o a revolverate, e la polizia era lieta di vedersi vendicata da dei volontari. 2) Massimalisti, spartachisti e anarchici non potevan chiedere la prote– zione della polizia, dopo che nelle loro dimostrazioni la insultavano, la pren– devano a sassate e la ferivano. Avrebbero dovuto difendersi da sé, armati contro coloro che li attaccavano armati; ma a questo non pensarono mai, piu che non avrebbero pensato di fare un viaggio nella luna. Persuasi che 45 2 11 "Corriere della Sera," 26 giugno 1919. 12 " Corriere della Sera, " 20 giugno 191 9. 13 Cit. trad. BiblotecaGinoBianco

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