Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

L'Italia nel giugno 1919 darietà di altri gruppi, con i quali le organizzazioni operaie cercavano di costringere i datori di lavoro ad accettare le richieste dei lavoratori che ave– vano iniziato lo sciopero. A Biella, uno sciopero di 30.000 operai delle indu– strie laniere, cominciato il 6 maggio, provocò ai primi di giugno uno scio– pero di solidarietà di due giorni di molte altre categorie di lavoratori, e lo sciopero originario non fu composto sino all'n giugno. A Napoli, 1'8 giu– gno, 1 comunisti riuscirono a far proclamare in tutta la provincia uno scio– pero generale di solidarietà con i lavoratori dell'industria metallurgica; i giornali non uscirono; ventun paesi della provincià rimasero completamente senza luce; si assalirono quei tram il cui personale si era rifiutato di prender parte allo sciopero. Lo sciopero di solidarietà terminò l'n giugno, e lo scio– pero particolare dell'industria metallurgica, che si era iniziato 1'8 maggio, fu composto il 13 giugno. Vi furono inoltre disordini per il caro-viveri. L'n giugno, a La Spezia, i negozi di frutta e verdura chiusero per protesta contro il municipio che aveva bloccato i prezzi di tali generi; i lavoratori reagirono proclamando uno sciopero cohtro i commercianti, e dandosi poi a saccheggiare ristoranti, negozi di generi di abbigliamento, e rivendite di vino, olio e formaggio; intervenne la polizia, e vi furono due morti e sette feriti tra cui un poliziotto: " Le donne si dimostrarono le piu furenti ed ardite. (...) Il corso ,Cavour e le vie adiacenti dove piu aspra si è svolta la lotta danno l'impressione di un campo di battaglia: rottami e frammenti di specchi, di vetri, di scansie, di carto– naggi, di stoffe, di generi commestibili sono seminati sul terreno. " 6 Il 12 giugno, i disordini dilagarono verso la periferia, dove si saccheggiarono molti negozi, " senza che la forza pubblica e le truppe stazionanti ai crocicchi intervenissero. " 7 La Camera del lavoro " a qualche commerciante che ne ha fatto richiesta ha dato delle guardie a scopo di protezione, che ottimamente hanno fatto il loro dovere. " 8 Il 13 giugno a Massa e a Carrara, venne pro– clamato uno sciopero generale per protestare contro il costo della vita ·e contro la polizia che il giorno II, a La Spezia, aveva ucciso due persone. Gli scioperi cessarono quando i negozianti· annunciarono riduzioni di prezzi per i generi alimentari e le scarpe. Il 14 giugno il saccheggio dei negozi si estese ad altre tre città. Il 15 giugno a Pisa la Camera del lavoro, diretta dai sindacalisti, proclamò uno sciopero generale di 24 ore per protestare contro il contegno tenuto dalla polizia a La Spezia e contro il costo della vita. Frat– tanto a La Spezia, in un imponente comizio, i socialisti e il segretario della Camera del lavoro proposero la cessazione dello sciopero, a condizione che il governo, in attesa del pubblico processo, rilasciasse le persone arrestate du– rante i disordini dei giorni precedenti, e ordinasse una riduzione generale del 30% sui prezzi. Gli anarchici e i sindacalisti· rivoluzionari volevano una ridu- 8 " Corriere della Sera, " 13 giugno 1919. 7 " Corriere della Sera, " 14 giugno 191 9. 8 " Secolo, " 14 giugno 1919. ibloteca Gino Bianco 449

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