Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Il partito popolare "tollera" la libertà per tutti; ma i cattolici devono servirsi di queste libertà concesse a tutti per raggiungere quel controllo del governo che è loro do– vuto, e una volta ottenuto tale controllo devono servirsene per limitare, e quando è possibile sopprimere del tutto, la libertà del male. 19 Il partito popolare si proclamava autonomo dalle autorità ecclesiastiche e dal Vaticano; ma il suo segretario generale era un prete cattolico, che non avrebbe preso l'iniziativa di creare il nuovo partito, e non ne sarebbe dive– nuto il segretario generale, se avesse previsto che i suoi superiori ecclesiastici avrebbero potuto condannarlo. Molti degli elementi piu attivi del movimento popolare appartenevano al clero secolare o regolare, cioè erano uomini che, come Don Sturzo, erano legati ai loro superiori ecclesiastici non solo da quel dovere di obbedienza comune a tutti i cattolici, ma anche da quella parti– colare forma di disciplina che è peculiare al clero. La massa del partito era formata da cattolici praticanti. La dottrina cattolica ufficiale insegna che il 1 cattolico deve obbedienza alle autorità ecclesiastiche in tutte le questioni dogmatiche e morali, e non nelle questioni politiche. Ma dove finisce la morale e dove comincia la politica? Il papa è infallibile quando parla ex cathedra su questioni di dogma e di morale. Ma egli non parla ex cathedra. Al contrario, parla tutti i giorni per mezzo di encicliche, allocuzioni, lettere. Con maggiore frequenza del papa parlano i vescovi. La disobbedienza al papa o ai vescovi è come minimo un peccato di orgoglio, in quanto implica sfiducia_ verso le legittime autorità della Chiesa. Un non-cattolico può chieder consiglio alle autorità della sua chiesa, ma in ultima istanza è la sua coscienza individuale che detta la sua azione esclusivamente secondo la sua responsabilità. I doveri di un cattolico sono del tutto diversi; se vuole non cadere in peccato, deve obbedire all' "insegnamento dottrinario " del papa e dei vescovi; tutt'al piu gli è consentito di conservare il silenzio. Papa Benedetto XV e il suo segretario di stato cardinal Gasparri né approvarono né proibirono la nascita del nuovo partito politico: lo igno– rarono. Ma ignorandolo lo permettevano, o almeno lo tolleravano. Che cosa sarebbe successo il giorno che questa tolleranza fosse stata negata? Un prete giornalista riassumeva la situazione nei termini seguenti: Trattandosi di materia molto delicata, bisognerà evitare di oltrepassare i debiti limiti. L'aconfessionalità del partito popolare non toglie che il nerbo principale delle forze popolari venga dal cattolicesimo; se quindi in base all'aconfessionalità vera o presunta, i dirigenti venissero a trovarsi in contrasto coll'autorità religiosa, non pochi credenti, posti nella situa– zione di dover scegliere tra la coscienza religiosa e la coscienza di partito, opterebbero per 19 Si veda specialmente la enciclica di Leone XIII, Libertas, del 20 giugno 1888. Le é};chiarazioni in favore di tutte le libertà fatte dal Governatore Smith nel 1927 durante la eua discussione con Mr. C. C. Marshall (" Atlantic Monthly," Apri! and May 1927), furono cc tollerate, " ma mai " approvate " esplicitamente dalle autorità ecclesiastiche americane, e perché fatte in un paese dove la cc,stituzione garantisce in ugual misura tanto cc il bene, " cioè la religione cattolica, quanto cc 11male, " cioè tutte le altre religioni. Il giorno in cui le autorità della Chiesa cattolica credessero possibile instaurare negH Stati Uniti un monopolio del cc bene ,; e sopprimere la libertà del cc male, " allora le dichiarazioni del Governatore Smith in favore della libertà per tutti, non sarebbero piu " tollerate, " ma verrebbero "condannate. " ibloteca Gino Bianco .

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