Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 tari eran liberi di fare quel che volevano. I capi militari speravano che i soldati, leggendo il giornale di Mussolini, assorbissero le idee nazionaliste respingendo quelle rivoluzionarie; invece i soldati assorbirono le idee rivo– luzionarie e respinsero quelle nazionaliste. Piu tardi i capi militari riget– tarono sul "bolscevismo" la colpa dello stato d'animo della truppa, invece di incolpare se stessi per la propria stupidità. Era convincimento generale in Italia che oltre la Società Ansaldo, il quotidiano di Mussolini ricevesse aiuti da parte di altri industriali. Infatti, non appena la guerra fu finita, gli industriali cominciarono a chiedere che il governo, in accordo con la dottrina del laissez-f aire, abolisse tutte le re– strizioni imposte alle attività private durante la guerra, e abbandonasse tutte le sue funzioni che non erano strettamente politiche; contemporaneamente chiesero che il governo proteggesse le industrie mediante tariffe doganali, sussidiasse la marina mercantile, favorisse l'uso del combustibile nazionale cessando l'importazione di carbone dall'estero, e cosf via. Tali richieste fa– cevano a pugni con la politica del laissez-faire; ma gli industriali non ci vedevano niente di contrastante: il laùsez-faire e l'intervento statale si con– traddicevano nei libri degli economisti, non nelle tasche degli industriali. Mussolini appoggiava tale campagna, i suoi servigi meritavano un premio. Se non avesse potuto approfittare di questa entrata, non sarebbe stato in grado di annunciare il 23 dicembre 1919 che nel prossimo anno il Popolo d'Italia avrebbe avuto "i mezzi tipografici indispensabili ad un giornale di grande tiratura. " Certamente i ruggiti ultra rivoluzionari di Mussolini non avevano come scopo di far contenti i grossi industriali. Tuttavia il metodo di appoggiare elementi ultra rivoluzionari, numericamente scarsi, i quali dall'interno e dall'esterno indeboliscano le organizzazioni radicali numericamente piu forti, piu moderate, meglio organizzate e quindi piu efficienti, è una vecchia tat– tica dei partiti conservatori. Aristofane, l'autore comico greco del V sec. a.C., nella sua commedia I Cavalieri ci mostra il partito aristocratico di Atene che, per insidiare il potere del demagogo Cleone, assume un vendi– tore di salsicce che era capace di urlare piu forte dello stesso Cleone: "Se lo superi - essi dicono - la torta è nostra." Questo spiega perché non soltanto Mussolini ma anche gruppi locali fascisti sparsi furono foraggiati dàgli ind ustriali. 19 Nonostante il baccano che Mussolini andava facendo sul suo giornale, la sua influenza in Italia nel 1919 era di poco o di nessun conto; nelle ele– zioni generali del novembre 1919 i candidati fascisti e futuristi raccolsero in Lombardia soltanto 5.000 voti su di un totale di 350.000, di cui 90.000 andarono a Turati, leader dei socialisti. 19 Nel marzo del 1925, uno dei capi fascisti disse: "Gli industriali si sbagliano di grosso, se pensano che avendo accettato i loro aiuti nel 1919, '20 e '21, il fascismo abbia rinunciato a proteggere i lavoratori. " Citato da L. HAUTECOEUR, Le Fascisme, in " L'année politique française et étrangère," Oct-Dec. r925, p. 145. BiblotecaGinoBianco

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