Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Mussolini e i "fascisti della prima ora" parono la fabbrica. Fu questo in Italia il primo caso di occupazione di fab– brica, e fu promosso dai seguaci di Mussolini. Lo stesso Mussolini si recò a Dalmine e tenne un discorso agli operai lodando la loro iniziativa, e il Popolo d'Italia scrisse: "L'esperimento di Dalmine ha un valore altissimo come indice della potenziale capacità del proletariato di gestire direttamente la fabbrica. " 16 ~ Queste manovre demagogiche caddero nel vuoto. Mussolini, Rossoni e l'Unione italiana del lavoro erano stati favorevoli alla guerra. Gli uomini che facevan ri~orno dal fronte nella loro stragrande maggioranza erano ne– mici di chiunque avesse sostenuto la guerra, sia che si chiamasse Bissolati o Mussolini. Rossoni non riusd mài ad ottenere una larga influenza: era un generale senza soldati. Da quali fonti nazionalisti, futuristi e fascisti ottenevano i denari per mantenere i loro uomini e sostenere i loro giornali e le altre pubblicazioni minori? I futuristi non avevano un quotidiano, e Marinetti era in grado di mantenere quei pochi amici che non avevan di che vivere. Ma l'Idea Nazionale, il quotidiano dei nazionalisti, e il Popolo d'Italia, il quotidiano di Mussolini, che avevano una tiratura limitata, non avrebbero potuto esistere sen– za un notevole aiuto finanziario. Quanto ai nazionalisti lo sanno anche le pie– tre che essi erano appoggiati dalle acciaierie, gli zuccherifici, gli stabilimenti chimici e da altre industrie che dovevano la loro fortuna agli armamenti, ai dazi protettivi e alle commesse governative. Per quanto riguarda Mus– solini, sembra che gli aiuti del governo francese siano venuti a mancare _subito dopo la guerra, quando il ministero degli Esteri francese non aveva piu bisogno del sangue italiano. Nel 1919, nel 1920 e nel 1921, Mussolini fu· violentemente antifrancese. Si erano aperte altre fonti di entrata. Nel gennaio del 1919, in quella tumultuosa serata milanese,. nella quale si im– pedf a Bissolati di parlare, gli avversari di Mussolini gli gridaron contro la parola "Ansaldo. ". La Società Ansaldo era allora in Italia il piu im– portante complesso per la fabbricazione di armi. Per le imprese di produ– zione di munizioni e per i capi militari la fine della guerra era arrivata all'improvviso e proprio al momento in cui si trovavano al vertice della loro efficienza. Era stata una sorpresa spiacevole. Tutto ciò che servisse a mantenere la gente in agitazione e potesse portare a delle complicazioni in– ternazionali serviva ai loro interessi. Mussolini e i suoi fascisti, cosf come i nazionalisti, erano i gruppi su cui ì fabbricanti di armi e i capi· militari pote– vano fare il piu sicuro affidamento per tenere il paese in uno stato di agi- ' tazione. Nel 1919 il quotidiano socialista Avanti! affermò che i capi militari acquistavano il Popolo d'Italia a migliaia di copie e lo facevano distribuire tra i soldati. Mussolini non negò il fatto, e si limitò a dire che i capi mili- 18 " Popolo d'Italia, " 1 aprile r 919, B Jteca Gino Bianco 27

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=