Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 approfittare della confusione inevitabile in una crisi del genere e sopraffare i socialisti piu moderati. In Russia, Lenin e Trotsky avevano dimostrato che in un momento di disintegrazione sociale un gruppo di uomini rigi– damente organizzati, armati e pronti a tutto, poteva diventare il centro di raccolta di una larga massa di disperati. Mussolini non aveva piu nes– suna speranza di essere accolto nelle schiere dei socialisti; quanto gli rima– neva da fare era di raccogliere intorno a sé come compagni di avventura uomini capaci di rispondere al tempo stesso agli slogans ultrarivoluzionari e a quelli ultranazionalisti. Tali uomini esistevano. La smobilitazione stava gettando sul mercato del lavoro circa 160.000 ufficiali congedati. Tra questi, i migliori se ne tornarono tranquillamente • alle loro case cercandosi un lavoro, tal quale le masse anonime di operai e contadini smobilitati. Ma per molti di loro non era facile guadagnarsi la vita; provenivano dalla piccola borghesia semi-intellettuale; prima della guer– ra erano stati impiegati, piccoli professionisti, o commessi di negozio, otte– nendo i gradi di ufficiale durante la guerra; oppure erano stati richiamati sotto le armi a diciannove o vent'anni, e non avevano imparato altro me– stiere che queHo di comandare degli uomini. Si erano abituati a disporre di una discreta quantità di soldi da spendere, e avevano acquistato il gusto del comando e della vita di avventura. Se non avessero trovato altri uomini da inquadrare, sarebbero stati costretti a tornarsene ad un misero impiego o ad un lavoro manuale. Di fare ciò non avevano la minima intenzione. Respinta dalla borghesia intellettuale, e non disposta tuttavia ad abbas– sarsi al livello dei lavoratori manuali, la piccola borghesia semi-intellettuale fornisce in tutti i paesi la base di reclutamento del professionismo politico. Quando non trovano un posto in un partito conservatore, trovan sempre da vivere in un movimento rivoluzionario. I meno intelligenti, i meno fortu– nati, o quelli piu scrupolosi, rimangono per tutta la vita, non importa in che partito militino, nei gradini piu bassi della scala politica; la loro classe è quella che fornisce i galoppini pagati a tuttofare. I piu intelligenti, i piu for– tunati, o i meno scrupolosi possono raggiungere posizioni elevate, quali quelle di un primo ministro in un regime monarchico o di un cancelliere del Reich. Facendo ritorno alla vita civile, questi uomini non si adattarono al .lavoro vuoto e monotono di un postino, di un commesso, o di un impie– gato; un osservatore intelligente li chiamò "il quinto stato." 12 Alcuni di essi si buttarono con i socialisti e i comunisti e furono scherzosamente chia– mati " socialisti di guerra "; ma per la maggior parte andarono a ingrossare le file dei primi "Fasci." In quegli anni socialisti di guerra e fascisti si ritrovano a capo di tutti i peggiori disordini. 13 12 L. SALVATORELLI, Nazionalfascismo, Torino, Gobetti, 1923, p. 14. 13 La guerra " spinse in alto, sulla scala dei valori militari, gente del popolo e della piccola borghesia; che poi, riluttante e incapace di tornare nei vecchi ranghi (il corsivo è nostro), opererà come energico fermento rivoluzionario nella società italiana, ancora cosi mo– bile." G. VOLPE, Storia del movimento fascista, Milano, I.S.P.I., 1939, p. 16. BiblotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=