Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 fosse assurdo. Gli inviati italiani dovevano rinunciare alla Dalmazia e chie– dere invece Fiume. Inoltre ai combattenti era stata promessa una pace giusta e durevole; gli inviati italiani dovevano unirsi al"presidente Wilson nella sua lotta contro Clemenceau e Lloyd George per una pace troppo ingiustamente severa contro la Germania; essi avrebbero dovuto aiutare Wilson per creare la Società delle Nazioni, "forma superiore della vita internazionale," per far sf che la guerra raggiungesse lo scopo sacrosanto di liberare l'uomo dalla schiavitu della guerra. 4 Il presidente del Consiglio Orlando era dalla parte di Sonnino. Nel di– cembre del 1918, Bissolati si dimise dalla sua carica ministeriale e annunciò che avrebbe resi noti quali erano secondo lui gli obbiettivi di pace per l'Italia, in un discorso politico al teatro della Scala. Non appena Bissolati cominciò a parlare, una marmaglia capeggiata da Mussolini sollevò nel teatro un tale tu– multo che Bissolati non poté farsi sentire e dovette rinunciare al discorso. Durante la guerra Mussolini era andato sotto le armi quando la sua classe era stata richiamata (31 agosto 1915). Dal suo diario di guerra,5 sap– piamo che rimase sotto le armi dal 1 settembre 1915 al 23 febbraio 1917; du– rante questi diciotto mesi, Mussolini non rimase in prima linea piu di quattro mesi; di questi quattro mesi, rimase un mese e mezzo in una zona che, ebbe a scrivere, "è la piu tranqµilla - forse - dell'intera fronte." 6 Insomma, Mussolini partecipò alle vere e proprie operazioni militari per non piu di due mesi e mezzo, e senza mai partecipare ad una battaglia. Il 23 febbraio. 1917 rimase ferito, non durante una azione, ma in seguito allo scoppio di una granata di un mortaio italiano; il 24 febbraio 1917 il Popolo d'Italia dichia– rava che le ferite non erano pericolose; una volta guarito di queste ferite, chiese ed ottenne l'esonero dal servizio militare, non perché non fosse piu abile, ma essendo indispensabile per la direzione del Popolo d'Italia. Nel 1915 era stato contrario ad ogni forma di imperialismo e si era opposto al progetto italiano di annessione della Dalmazia. 7 Adesso era tra coloro che levavan grida per Fiume, la Dalmazia, l'Asia Minore e le colonie in Africa, e che impedivano a Bissolati di tenere il suo discorso al pubblico della Scala. Borgese, che in quell'occasione èra presente, racconta che Bisso– lati quando riconobbe Mussolini nel gruppo di coloro che facevan baccano, si voltò verso gli amici che gli erano piu vicini e disse: "Quell'uomo no!" 8 In quella sera del gennaio 1919, nel teatro alla Scala accanto ai teppisti 4 L. B1ssoLATI, La politica estera dell'Italia dal 1897 al 1920: scritti e discorsi, Milano, Treves, 1923, pp. 396-398. 5 Il Diario di Guerra (1915- 1917), ripubblicato in Scritti e Discorsi, I, Milano, Hoepli, 1 934• 6 Scritti e Discorsi, cit., I, 184. 7 • In un articolo sul " Popolo d'Italia " del 28 gennaio r 91 5, 1 Mussolini affermava: " L'ir– r7de_nttsmo verso tutti i confini, quando non sia giustificato da ragioni di giustizia e di libertà, si_ risolve nel nazionalismo: non è il nostro! " A proposito della Dalmazia, 1'8 aprile 1915, si diceva che l'Italia avrebbe dovuto contentarsi di proteggere i propri connazionali là residenti. Vedi anche H. MAssouL, Les étapes de la révolution fasciste, "Mercure de France, " nov. 1932, pp. 513-541. 8 G. A. BoRGESE, Golia. Marcia del fascismo, trad. ital. cit., p. 16r. BiblotecaGino Bianco

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