Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

f:-ezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 Ma ai primi di settembre, Massimo Rocca,9 già anarchico e che nel 19n e nel 1914 si era unito ai nazionalisti nella campagna interventista contro le po– tenze centrali, rivelò che Mussolini, mentre nel suo giornale sosteneva la neu– tralità assoluta, nelle conversazioni coi suoi amici era favorevole all'intervento contro le potenze centrali. Secondo la sua abitudine, Mussolini reagi vomi– tando un torrente di insulti contro Rocca. 10 L'8 ottobre, scriveva: Non mi vergogno di confessare che, nel corso di questi due mesi tragici, il mio pen– siero ha avuto oscillazioni, incertezze, trepidazioni. E chi dunque fra gli uomini intelli– genti d'Italia e di fuori non ha subito - piu o meno profondamente - il duro travaglio di questa crisi interiore? 11 Aveva ragione. Molti altri pacifisti, socialisti e anarchici, e non soltanto in Italia, attraversarono angosciose sofferenze morali e ne vennero fuori uomini nuovi. Il caso piu famoso è quello dell'anarchico Kropotkin, un uomo di eccezionale cultura ed intelligenza e di indiscussa integrità morale, il quale nell'estate del 1914 si uni in Inghilterra a coloro che sostenevano la guerra contro la Germania. Anche Bissolati, in Italia, era stato un pacifista e un antimilitarista. · Per quanto riguarda Mussolini, l'ipotesi piu plausibile è che, trovatosi improvvisamente di fronte al non previsto scoppio della guerra, egli, senza darsi troppo pensiero, abbia adottato quell'atteggiamento che ci si poteva aspettare da lui, data la sua mentalità rivoluzionaria, antipatriottica e anti– militarista. Un giornalista deve avere al momento buono un'opinione pronta per qualsiasi avvenimento, e deve esprimere tale opinione anche prima di averci pensato su. Dopo aver seguito il primo spontaneo impulso, Mussolini passò un periodo di inquietudine e di dubbio interno di cui nessuno sapeva niente, e poco a poco mutò opinione, mentre sul suo giornale continuava a battere i vecchi motivi, secondo quanto si aspettava il suo pubblico, che non avrebbe consentito oscillazioni, incertezze, o timori nella sua incondizionata avversione alla guerra. La disgrazia di Mussolini derivò dal fatto che la sua natura egocentrica e violenta non gli permise di mostrare al pubblico quei dubbi che si andavano insinuando nel suo animo folle. Continuò a brandire la sua penna come si usa una spada, senza accettare di venir mai contraddetto su quanto scriveva, mentre in cuor suo non era affatto sicuro di quello che avrebbe pensato il giorno dopo. Improvvisamente, nell'ottobre del 1914, si dichiarò favorevole all'inter– vento dell'Italia in guerra contro la Germania e l'Austria, e immediatamente cominciò a trattare come "incoerenti, apostati, disertori" 12 quei socialisti 9 Pseudonimo letterario di Libero Tancredi. 10 Vedi A. BORGHI, Mussolini Red and Black, New York, Freie Arbeiter Stimme, 1938, pp. 66-69. Il libro di B_orghi contiene molte informazioni ricavate da fonti di prima mano. Merita di essere I.etto, malgrado la sua amarezza, che getta un'ombra di ingiusto sospetto sulle affermazioni dell'autore, violento ma onesto. 11 " Avanti! " 12 "Avanti!," 15 ottobre 1914. BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=