Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

L'assetto politico del 1914 il gabinetto, e fuori di quella coalizione dei gruppi di oppos1z1one che controllavano le attività del gabinetto. Sino al 1931, la Camera dei comuni inglese fu formata da un enorme partito conservatore, e da una opposizione composta di liberali e laburisti, senza contare i pochi laburisti indipendenti e un deputato comunista. Anche il pregiudizio che in Italia non esistono partiti ben definiti come quelli che si trovano in Inghilterra è da accettarsi con molte riserve per i quindici anni ante– riori alla guerra mondiale. A quella data c'erano in Italia un partito socialista, un partito cattolico e un partito nazionalista; erano partiti di minoranza, ma erano par– titi, e anche la maggioranza che sosteneva Giolitti era un partito, certamente compost<> di gruppi eterogenei. Ma in quale paese è mai esistita una maggioranza parlamentare omogenea? La cosiddetta maggioranza conservatrice che ha governato l'Inghilterra sino al 1931 era formata da gruppi eterogenei, che andavano dai piu rigidi conservatori sino a parlamentari che si sarebbero trovati meglio nel partito laburista. I due partiti che si contendono il predominio politico negli Stati Uniti non sono altro che due mo– saici composti da gruppi locali eterogenei e in continuo movimento. Nemmeno i regimi totalitari sono sostenuti da forze omogenee, e i compromessi tra interessi contrastanti sono anche qui una necessità quotidiana; la sola differenza è che i compromessi si possono tenere segreti piu di quanto non sia possibile in regimi liberi. Di conseguenza, nei regimi liberi il pericolo di scandali rende piu difficile, se non impossibile, le forme peggiori di dare e avere. In altre parole ci sembra che molte delle critiche che vengono rivolte al regime parlamentare italiano, quale era alla vigilia della prima guerra mondiale, provengano dal fatto che quel regime non corrispondeva alla superstizione creata dai " socialisti scien– tifici" del perfetto regime parlamentare, quale essi hanno situato in Inghilterra, dove è un fatto che in quella forma perfetta non è mai esistito. Il male di cui soffriva il regime parlamentare italiano - un male la cui gravità deve essere attenuata - consisteva nella falsificazione della volontà del corpo elettorale che il governo operava tutte le volte che era necessario. Giolitti non fu il primo in Italia a rendersi responsabile di queste pratiche corrotte, ma Giolitti se ne servi con meno scrupoli di tutti, e soprattutto egli poté servirsene in tre successive elezioni generali. III La bÌografia di Mussolini prima del 1913 è stata ricostruita da Gaudens Megaro in un libro 10 che è un modello di coscienziosa diligenza e di metodo critico. Sono anche da vedersi le pagine in cui Sforza e Borgese tracciano il carattere di Mussolini. 11 Il libro del Megaro andrebbe messo a confronto con quello di Margherita Sarfatti, con la pseudo autobiografia di Mussolini, e con l'opera di De Begnac. 12 Dal confronto del libro del Megaro con quello della Sarfatti si può imparare la differenza tra vero e falso, storia e propaganda, assai meglio che da ogni astratta lezione di metodologia storica. Se si chiede alla Sarfatti che cosa Mussolini pensasse della religione prima di di– ventare Duce del fascismo, ci risponde che il suo eroe "manifestò dapprima delle ten– denze antireligiose, ma senza mai cadere nella banalità dell'ateismo. " Questo è tutto. Ma leggendo il libro di Megaro troviamo che il carattere di Mussolini fu un po' piu 10 Mussolini in the Making, Boston, Hougbton Mifflin Co., 1938 (trad. ital. Mussolini dal mito· alla realtà, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1947. Da ora in avanti sarà citata questa edizione [N.d.C.]). ' • 11 C. SFORZA, I Costruttori dell'Europa Moderna, Paris, Editions Contemporaines, 1932, pp. 289-97 e passim; G. A. BoRGESE, Golia: marcia del· fascismo, trad. ital., Milano, Mon– dadori, 1946, pp.. 187-2<;3. 12 M. SARFATTI, Dux, Milano, Mondadori, 1926; B. MussoLINI, My Autobiography, cit:; I. DE BEGNAC, Vita di Benito Mussolini dalle origini al 24 maggio 1915, Mila.no, Mondadori, 1936-1940, 3 voli. . iblotecaGino Bianco

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