Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

L'assetto politico del 1914 diventato il direttore dell'Avanti!, ed era anche piu a sinistra di tutta la stessa sinistra socialista italiana. Era in Italia quello che in quello stesso tempo era Lenin in Svizzera tra gli emigrati russi, Hervé in Francia e Karl Liebknecht' in Germania. Piu che un socialista era un anarchico. Nel luglio del r9ro, un anarchico gettò una bomba nel teatro Colon di Buenos Aires. Nel settiman~le Lotta di Classe di cui era il direttore, Mussolini cosf scrisse in data 9 luglio 1~ro: Ammetto senza discussione che le bombe non possono costltmre, in tempi normali, un mezzo d'azione socialista. Ma quando un governo - repubblicano o monarchico, im– periale o borbonico - vi imbavaglia e vi getta fuori della legge e dell'umanità, oh allora non bisogna imprecare alla violenza che risponde alla violenza, ~nche se fa qualche vitti– ma innocente. E nel numero del 16 luglio 1910, cosf insisteva: ' Nel teatro Colon, in quella famosa serata di gala, tutti erano gli esponenti della rea- zione governativa. Persona vile il lanciatore solo perché si è disperso tra la folla? M~ non tentò anche Felice Orsini di nascondersi? E i terroristi russi non cercano di sfuggire, dopo, fatto il colpo, all'arresto? Eroi-pazzi quelli che compiono un atto individuale? Eroi, quasi ' sempre, ma pazzi, quasi mai. Pazzo un Angiolillo? Pazzo un Bresci? Pazza una Sofia Perowskaja? Ah no. Il loro atteggiamento ha strappato righe d'ammirazione a giornalisti borghesi d'alta intelligenza. ( ...) Non mettiamoci giudicando questi uomini e gli atti da loro compiuti sullo stesso piano della mentalità borghese e poliziesca. E non gettiamo noi socialisti le pietre della nostra lapidazione. Riconosciamo fovece che anche gli atti indivi• duali hanno il loro valore e qualche volta segnano l'inizio di profonde trasformazioni sociali. Angiolillo era l'anarchico che, nel 1897, uccise il ministro spagnolo. Cano– vas del Castillo, e Bresci l'anarchico che uccise il Re Umberto nel luglio 1900. Dopo l'assassinio del ministro russo Stolypin, Mussolini scriveva nella Lotta di Classe del 23 settembre 19n: La Nemesi giustiziera lo ha percosso a morte. Ben gli sta. Stolypin, bieco, sinistro, sanguinario, ha meritato il suo destino. La Russia dei proletari è in festa e attende che la dinamite frantumi le ossa del Piccolo Padre dalle mani rosse di sangue. La fine tragica del ministro di Niccolò Due è forse l'inizio di un nuovo periodo di azione rivoluzionaria? Lo speriamo. Intanto, sia gloria all'uomo che ha compiuto il sacro gesto del Vendicatore! Nel marzo del 1912 l'anarchico Alba attentava alla vita dell'attuale Re d'Italia, ferendo un corazziere del seguito. Un gruppo di deputati socialisti riformisti, guidati da Bissolati, si recò dal Re per congratularsi dello scam– pato pericolo., Al congresso nazionale del partito socialista, che fece seguito nel luglio, Mussolini ne ottenne l'espulsione censurandoli severamente. Il 14 marzo - egli disse - un muratore rom~o spara un colpo di revolver contro Vittorio Savoia. ,C'erano precedenti chiari: quelli di Bresci e di Elisabetta d'Austria. Si sperava che ora non vi fossero piu camere del lavoro a metter fuori le bandiere. (...) Uomini di 60 anni, fini d'intelletto, non dovevano lasciarsi prendere dal sentimento. Gli attentati sono gli infortuni dei re, come le cadute dai ponti quelli dei muratori. Se nbi dobbiamo piangere, dobbiàrno piangere pei muratori. E invece avviene uno spettacolo fu. nambolico ! Giolitti dà l'annunzi0 alla Camera e tutti sono in piedi. Io non so se le banali · 355 loteca Gino Bianco

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