Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

L'arretratezza dell'Italia e il " Volksgeist" essa ebbe la Magna Charta nel 1215. Quindi il "Volksgeist" italiano è tiran– nico, mentre quello inglese è parlamentare. Gli storici liberali tedeschi che ammiravano le libere istituzioni inglesi, annunciarono che la sete di libertà era il tratto essenziale dell'istinto inglese-teutonico. Ma nessuno si è mai dato la pena di spiegare perché il liberale " Volksgeist " teutonico fece meraviglie in un paese come l'Inghilterra, abitato da una popolazione mista di celti e teutonici, invece di svilupparsi in Germania dove la razza teutonica (come dicevano) era rimasta pura con il suo " Volksgeist. " Ora che la Germania è diventata un paese totalitario, i professori tedeschi scopriranno che il puro " Volksgeist " ariano non è parlamentare ma totalitario. Piu la storia di un popolo è lunga e piu numerose e molteplici sono le forme di "Volksgeist" che vi si possono rintracciare. Chi impersona piu fedelmente il "carattere naturale" e l' "oscuro istinto" italiano, Giulio Ce– sare o Romolo Augustolo, San Francesco d'Assisi o Casanova, Dante o Ma– chiavelli, Manzoni o D'Annunzio, Toscanini o Mussolini? Cosa c'è di comune tra gli istinti degli inglesi del tempo dei re sassoni e quelli del tempo di David Lloyd George? Il carattere nazionale inglese non era certo lo stesso, quando Enrico VIII sposava una dopo. l'altra sei mogli, di quando Edoardo VIII era costretto ad abdicare perché voleva sposare una signora che aveva già avuto non piu di due mariti. Se ci fosse un crollo della democrazia negli Stati Uniti, sarebbe facile trovare prove di " Volksgeist " fascista nordamericano nel Ku– Klux-Klan, in Huey Long, nel Major Hague, nei Vigilantes, nella Black Legion, nelle company unions, in Father Coughlin, nel vescovo cattolico di Brooklyn, nei linciaggi di negri, ecc. ecc. Non intendiamo affatto disconoscere che a dati momenti cias~un gruppo di uomini presenta delle date caratteristiche proprie, non solo fisiche ma an– che psicologiche. Quello che si contesta è che uno sviluppo storico possa essere spiegato ·per mezzo dell' " istinto " o " Volksgeist " o " carattere na– zionale." Ogni poltrone, non appena nella nostra conoscenza delle cause si incontra una lacuna, può colmare tale lacuna usando uno di questi termini. Ma non dobbiamo illuderci credendo di aver risolto un problema storico ripa– rando la nostra ignoranza con un sofisma tautolog~co, che spesso nasce da un compiacimento nazionalistico. Se si vuole comprendere perché le istituzioni democratiche cedettero in Italia o in Francia e sono in pericolo ovunque, si devono mettere da parte schemi aprioristici e slogans vuoti .di senso, e si deve accertare .come e perché il movimento fascista nacque in un dato paese, quali gruppi sociali contribui– rono a formarlo, come e perché la lotta tra fascisti e antifascisti si è andata sviluppando, e in che modo i fascisti sopraffecero i loro avversari. Proponiamo un tale lavoro per l'Italia; .è un problema che merita una attenta analisi. Una indagine sulle origini e lo sviluppo di quello che fu il primo scoppio di fascismo in Europa è essenziale per la comprensione di tale fenomeno non solo in Italia ma in tutti gli altri paesi. 353 · BiblotecaGinoBia'nco

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