Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Lezioni di Harvard: L'Italia dal 1919 al 1929 ' privata, e non esisteva nessuna legge a proibire tali pratiche; che solo nella seconda metà del diciannovesimo secolo la libertà di stampa venne garantita; che solo nel 1853 furono abolite quelle tasse sui giornali, che li rendevano co– stosi e quindi inaccessibili alle classi inferiori; che solo nel 1866 gli ebrei ottennero il diritto di far parte del Parlamento; che solo nel 1867 gli operai cittadini e il resto delle classi medie ottennero il diritto di voto; che i lavora– tori agricoli dovettero attendere il diritto di voto sino al 1885; che sino al 1872 il voto era pubblico, e quindi gli agricoltori erano costretti a votare secondo i desideri dei proprietari; che il voto plurimo, il quale accordava un vantaggio sostanziale alla proprietà, fu abolito soltanto nel 1918; che ancora nel 1841 tra le classi lavoratrici neppure un ragazzo su dieci e un adulto su cinquanta sa- . pevano leggere e scrivere; che solo nel 1833 il Parlamento concesse 20.000 ster– line per aiutare gli enti locali nella costruzione di edifici per scuole elementari, e che solo nel 1856 venne promosso un ministero dell'Educazione, e solo nel 1870 l'educazione popolare cominciò a diventare un sistema efficiente e ben organizzato. Non si sa se si deve spiegare con l' "oscuro istinto" parlamen– tare il fatto che nel 1914 un esercito illegale di "volontari" sorse tra gli in– glesi dell'Irlanda del Nord con il programma dichiarato di opporsi con la forza alla Home Rule se questa fosse stata approvata dal Parlamento, e che i leaders del partito conservatore inglese approvarono tale minaccia contro il Parla– mento. Quando nel 1920 il governo britannico inviò i "Black and Tans" a insegnare come comportarsi agli irlandesi, forse che il governo britannico - e non quello irlandese - era ispirato da quell' "oscuro istinto" parlamentare, del cui monopolio l'Onnipotente ha investito il popolo inglese? Non sembra che i "Black and Tans" abbiano dato prova del loro "oscuro istinto" par– lamentare sorseggiando tazze di tè nei salotti delle loro belle, e non parteci– pando a "moti" per le strade d'Irlanda. Gli scontri che avvennero nell'au– tunno del 1936 tra fascisti e antifascisti a Leeds, Londra, Liverpool, e dove molti dei contendenti finirono all'ospedale, erano né piu né meno che "moti" di str.ada e non lotte elettorali. Le api, le formiche e i bambini neonati fanno immediatamente quei mo– vimenti istintivi che si adattano perfettamente ai loro scopi; ma questo non è mai stato il caso dell' "istinto" inglese. Il popolo inglese ha dovuto guada– .gnarsi le sue istituzioni democratiche durante secoli di coscienti sforzi morali e intellettuali, di tentativi e di errori, di successi e di fallimenti, di alti e bassi, di passi avanti e di passi indietro, conflitti e spesso perdite tremende. I filosofi tedeschi e gli storici della prima metà del diciannovesimo secolo fantasticavano sugli istinti profondi di cui ciascun popolo sarebbe stato do– tato, e i quali ne controllano lo sviluppo e ne spiegano la storia. Tutti sanno che in Italia, durante il Medioevo, guelfi e ghibellini si uccidevano per. le strade, ragion per cui Romeo e Giulietta non si poterono sposare e la cosa andò a finir male. Tutti sanno anche che durante il Rinascimento Cesare Borgia e molti altri tiranni avevano avuto il controllo di tutto il popolo ita– liano. Il caso dell'Inghilterra è esattamente il contrario, perché tutti sanno che 35 2 BiblotecaGinoBianco

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