Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia samente ostentano il loro disprezzo verso il partito al quale sino a ieri ave– vano appartenuto. d) Sia nelle città che nelle campagne, gli animi eccitati di molti trova• rono nel suffragio universale una via legale per dare sfogo ai loro sentimenti, e nella rappresentanza proporzionale un limite legale che vincolava la loro eccitazione. È probabile che, senza la valvola di sicurezza del suffragio universale, la massa di contadini e di operai, incitata dagli anarchici, avrebbe ricorso all'a– zione diretta. Invece, lungi dall'imboccare la via della rivoluzione, si aspet– tarono le nuove elezioni parlamentari del 1919, e una volta che queste furono avvenute si aspettò per tutto il 1920 di vedere che cosa avrebbero fatto i neo• deputati. In tal modo si superarono i due anni piu pericolosi dell'eccitazione che fece seguito alla guerra. Nel valutare gli effetti della rappresentanza proporzionale, si deve ram· mentare che con il sistema uninominale, data la impopolarità di tutti i gruppi politici responsabili della guerra, quasi tutti i seggi dell'Italia settentrionale e centrale sarebbero andati ai socialisti o ai popolari. E gli altri gruppi non soltanto sa.rebbero stati notevolmente indeboliti, ma riuscendo a mantenersi in vita solo grazie al Mezzogiorno si sarebbe creato un pericoloso antagoni• smo tra il Nord e il Sud. Fu la rappresentanza proporzionale che impedf questi malanni o li ridusse al minimo. 17 Nel 1919 Mussolini e i Fasci di combattimento erano favorevoli a questo sistema. Mussolini minacciava il governo del tempo di distruzione immediata se non avesse ceduto alla richiesta della rappresentanza proporzio– nale. I nazionalisti, che piu tardi si sono uniti con i fascisti, erano allora all'avanguardia nell'appoggiare tale richiesta. 18 Fu grazie alla rappresentanza proporzionale che essi salvarono se stessi da un disastro completo, mentre erano una mmoranza. Se si prendono in considerazione tutti i fattori sopra menzionati: la im– possibilità economica di una rivoluzione comunista; la influenza moderatrice dei socialisti riformisti in contrasto con l'azione provocatoria dei comunisti, degli anarchici e di Mussolini; la resistenza opposta dai popolari alla pres– sione socialista; il sistema elettorale, che limitava e raffrenava l'eccitazione p·opolare, si potrà comprendere perché in Italia, durante il 1919 e il 1920, vi furono certamente molti disordini, scioperi, tumulti e parecchia confusione, ma non vi fu una crisi irreparabile. 17 FRANCESCORUFFINI, Diritti di libertà, Torino, Gobetti, r 926, p. 1 o. 18 VINCENZO NITTI, L'opera di Nitti, Torino, Gobetti, 1924, pp. 1 r 1-20. Luigi Villari (The Fascist Experiment, London, Faber and Gwyer, 1926, p. 29) asserisce che il metodo de_lla :appresentanza proporzionale " era stato imposto a Nitti dai socialisti e dai popolari. " V1llar! nasconde che furono i nazionalisti e i fascisti che sostennero con i modi piu violenti tale. riforma. Mostra anche di non possedere neppure il minimo senso critico quanto basta a c'!-p1re i fatti, attribuendo l'aumento di seggi socialisti nelle elezioni del r 919 alla proporzionale piuttosto che alla guerra e alla crisi post-bellica. r6 BiblotecaGino Bianco

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