Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

La dittatura fascista in Italia 1) Nel suo memoriale del 14 giugno e nell'interrogatorio del 18 giugno e del 26 luglio 1924, Filippo Filippelli dichiarò che Amerigo Dumini gli ave– va confidato di appartenere a "un organisrno speciale sorto in seno al quadrum– virato del partito e diretto da Rossi e Marinelli "; e che Rossi e Marinelli avevano arrimesso l'esistenza di "un ufficio di polizia segreta," al quale era affidato il compito di "qualche azione energica in confronto dei piu irridu– cibili avversari. " 2) Cesare Rossi affermò ripetutamente che la Ceka esisteva, ma dichiarò che essa non aveva mai avuto una forma definita, sebbene lo stesso Musso– lini avesse varie volte insistito che si sarebbe dovuto organizzarla adegua– tamente.20 Nei suoi appunti inediti dell'agosto 1927, Rossi aggiunge i seguenti par 4 ticolari: Il direttorio del partito si occupò di questa proposta in una riunione, se ricordo bene, del gennaio 1924. La proposta era stata insistentemente e ripetutamente presentata dal Duce. Giunta, che era allora il segretario generale del partito, sostenne anche lui caloro– samente che "il partito aveva bisogno di una sua Ceka per proteggere il regime e com– piere le sue vendette." La mozione fu approvata all'unanimità. Non sembrò necessario specificare l'oggetto e i limiti di queste attività illegali, che il regime fascista era pronto a compiere per mezzo di uomini e fondi speciali. Dato che Mussolini aveva discusso della cosa in particolare con il segretario amministrativo del partito, Marinelli, questi fu inca– ricato di organizzare, d'accordo col Duce, la Ceka, e di dirigerne il normale funziona– mento. Maraviglia, che nella sua qualità di capo dell'ufficio propaganda partecipò alla riu– nione del direttorio, commentò il fatto dell'incarico affidato a Marinelli dicendo che egli era diventato il sommo esecutore dei nemici del fascismo. 21 Rossi nega di essere stato incaricato della direzione della Ceka in colla– borazione con Marinelli: Io non ho mai preso sul serio la costituzione della Ceka - cosi scrive - come non ho mai preso sul serio tanti altri progetti pericolosi di Mussolini. Il vecchio direttorio, pre– sieduto da Giunta, e il nuovo quadrumvirato nominato nell'aprile del 1924, non furono mai informati né da Marinelli, né da Mussolini od altri, di quanto Marinelli stava facendo per adempiere le istruzioni ricevute. Ma ogni tanto, quando aveva luogo qualche manife– stazione ostile al regime, si aveva uno scoppio d'ira da parte del Duce, che deplorava la debolezza e l'insensibilità del partito. Egli ripeteva spesso: " Ma quando sarà, perdio, che questa Ceka comincerà a funzionare? " 22 Tralasciando ogni discussione su affermazioni di cui lasciamo a Rossi la responsabilità, da queste rivelazioni emerge un fatto: che Schiff-Giorgini, Silvestri ed Emanuel non raccontavano le novelle, quando parlavano di una riunione del direttorio del partito fascista tenuta nel gennaio 1924, in cui ven– nero date istruzioni per la creazione di una Ceka. Solo un'alta personalità fascista può aver fornito loro la ·notizia esatta di una cosa tanto segreta. 20 Interrogatori del 29 luglio e 17 dicembre 1924; memoriale 1 , febbraio r 92 S, vedi Appendice A, par. 31 bis. 21 Cit. trad. 22 Cit. trad. t BiblotecaGino Bianco

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